Alghero, presentata la stagione di prosa al Quarter
Sette titoli in cartellone tra luglio e settembre tra l'incanto di classici racconti sulle punte e l'ironia del teatro-canzone, divagazioni “filosofiche” e incontri indimenticabili, avvincenti dialoghi sonori e tutta la sensualità della musica gitana, oltre alla crudeltà di una favola nera di scottante attualità.
Tra mito e realtà sulla Riviera del Corallo con la Stagione di Prosa Musica & Danza 2019-2020 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna a Lo Quarter di Alghero con il patrocinio e il sostegno del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero: sette titoli in cartellone tra luglio e settembre tra l’incanto di classici racconti sulle punte e l’ironia del teatro-canzone, divagazioni “filosofiche” e incontri indimenticabili, avvincenti dialoghi sonori e tutta la sensualità della musica gitana, oltre alla crudeltà di una favola nera di scottante attualità. La “ripartenza” nella città catalana ha un segno più con il concerto di Michael League e Bill Laurance che impreziosisce il già ricco carnet di eventi della Stagione – inserita nel progetto “Alghero, finalmente vacanza” a cura del Comune e della Fondazione Alghero.
Tra i protagonisti Lella Costa, affascinante e ironica nelle vesti di Santippe ne “La vedova Socrate” di Franca Valeri da un testo di Friedrich Dürrenmatt, per un omaggio all’attrice milanese, icona della commedia e del cinema italiano; la cantante e conduttrice Paola Maugeri con il suo “Rock & Resilienza” dove rievoca i momenti più significativi di una vita dedicata alla musica e il giornalista Andrea Scanzi con “E pensare che c’era Giorgio Gaber” per ricordare lo sguardo profetico e il talento del poliedrico artista, inventore insieme a Sandro Luporini della forma del teatro-canzone.
S’intitola “Miti in Scena” lo spettacolo di danza, musica e poesia ideato e diretto dal coreografo Fredy Franzutti, con l’attore Andrea Sirianni, i primi ballerini Nuria Salado Fustè e Matias Iaconianni e i Solisti del Balletto del Sud mentre il cantautore e attore siciliano Mario Incudine si confronta con la leggenda di “Barbablù” riscritta da Costanza DiQuattro, con la regia di Moni Ovadia, in «un delirio surreale di lucida follia» dove il protagonista svela le sue ferite e il suo spirito irrequieto e rammenta «i setti amori vissuti, le sette vite distrutte fino all’ultima, l’unica per la quale valeva la pena fermarsi».
Infine la musica – sotto le insegne del Jazz Club Network firmato CeDAC – con l’inedito duo formato da Michael League e Bill Laurance (per riscoprire lo stile e l’energia degli Snarky Puppy, insieme ai loro differenti progetti sonori), e i Gipsy Reyes con “The Legend of Gipsy King”, sulle note di successi internazionali come “Jobi Joba”, “Volare” e “Bamboleo”: sul palco diverse generazioni della famiglia Reyes, per una serata sotto le stelle con la musica dei Gipsy Kings.
«Siamo contenti di poter proseguire la Stagione di Prosa Musica & Danza ad Alghero e mantenere l’impegno nei confronti del pubblico, con un cartellone interessante e variegato, che punta sulla qualità delle proposte e si arricchisce di un nuovo, imperdibile appuntamento musicale con il concerto in duo di Michael League e Bill Laurance (Snarky Puppy), dedicato agli amanti del jazz» sottolinea Valeria Ciabattoni, direttrice artistica del CeDAC –. «Ripartiamo da dove ci eravamo fermati, dopo il duplice appuntamento con il “Bolero” di Milena Zullo interpretato da una straordinaria Luciana Savignano: tutti gli spettacoli e i concerti “sospesi” sono stati riprogrammati in collaborazione con artisti e compagnie e i calendari sono stati rimodulati, con alcune novità e piccole variazioni dettate dalla situazione inconsueta e imprevedibile in cui ci troviamo, nel rispetto delle nuove norme e delle distanze di sicurezza. Sul palco de Lo Quarter si alterneranno artisti come Lella Costa, che con la sua cifra ironica interpreta un testo scritto dalla grande Franca Valeri, “La vedova Socrate”, in una sorta di “passaggio del testimone” tra due attrici che hanno fatto della comicità un’arte, Paola Maugeri che si racconta in “Rock & Resilienza” e Andrea Scanzi, il quale oltre che giornalista e scrittore è anche un brillante affabulatore, in “E pensare che c’era Giorgio Gaber”. E ancora il “cantastorie” Mario Incudine, diretto da Moni Ovadia in un’inedita versione della storia di “Barbablù”, il Balletto del Sud con “Miti in Scena” di Fredy Franzutti tra danza classica e contemporanea. E la musica: il jazz di Michael League e Bill Laurance e poi la miscela tra rumba flamenca e pop con i Gipsy Reyes e “The Legend of Gipsy King”».
S’intitola “Miti in Scena” lo spettacolo del Balletto del Sud, ideato e diretto da Fredy Franzutti, che apre il cartellone dell’estate sulla Riviera del Corallo, giovedì 30 luglio alle 20.30 a Lo Quarter, per un viaggio alla (ri)scoperta dei capolavori della storia della danza accanto a coreografie originali, tra assoli e pas de deux, ma anche sequenze “corali” e geometrie di corpi in movimento tra molteplici suggestioni “romantiche” e contemporanee. Sulle note di Ludwig van Beethoven, Pëtr Il’ič Čajkovskij, Ludwig Minkus, Léo Delibes, Camille Saint-Saëns, Giacomo Puccini, Ottorino Respighi, Michael Nyman e Peter Gabriel, i primi ballerini Nuria Salado Fustè e Matias Iaconianni e i solisti Alice Leoncini, Alessandro Cavallo, Valerio Torelli e Lorenzo Lupi si alterneranno all’attore Andrea Sirianni, che interpreterà testi di Sofocle, Dante e Gabriele D’Annunzio in un affascinante intreccio di danza, musica e poesia.
Note improvvisate – mercoledì 5 agosto alle 20.30 (fuori abbonamento) – con il duo formato dal bassista e compositore Michael League, fondatore degli Snarky Puppy e dal pianista e tastierista Bill Laurance: forti del loro lungo sodalizio musicale e uniti da una profonda amicizia, i due artisti proporranno brani dei rispettivi repertori, intrecciando i materiali sonori dei loro differenti progetti. Tra vertiginosi assoli e intriganti “dialoghi” fatti di melodie e accordi, le suggestioni degli album di Forq, frutto dell’incontro tra League e il tastierista Henry Hey e la musica dell’ensemble Bokanté si alterneranno alle composizioni dell’eclettico Bill Laurance, che spazia tra la musica da film e le collaborazioni con artisti come il cantautore David Crosby e la WDR Big Band of Cologne, oltre all’eco dei successi della fusion degli Snarky Puppy, in un’emozionante performance in bilico tra tradizione e innovazione, attraverso differenti paesaggi sonori ai confini del jazz.
Riflettori puntati sul giornalista e scrittore Andrea Scanzi protagonista domenica 7 agosto in un doppio appuntamento alle 20.30 (turno A) e in replica alle 22.30 (turno B) di “E pensare che c’era Giorgio Gaber”, versione aggiornata e rivisitata del suo “Gaber se fosse Gaber”, con la regia di Simone Rota, per un personale e appassionato tributo alla genialità e al talento dell’eclettico cantante, autore e attore, inventore con Sandro Luporini del teatro-canzone. «Sono convinto che Gaber e Luporini siano stati profetici almeno quanto Pasolini» – dice Andrea Scanzi -. «La presenza scenica, la mimica, la lucidità profetica, il gusto anarcoide per la provocazione, il coraggio (a volte brutale) di “buttare lì qualcosa” e l’avere anticipato così drammaticamente i tempi, fanno del pensiero di Gaber-Luporini, oggi più che mai, un attualissimo riferimento per personaggi della politica, dello spettacolo, della cultura, del nostro sociale quotidiano».
Ironia in scena – mercoledì 19 agosto alle 20.30 – con la vis comica di Lella Costa, protagonista de “La vedova Socrate”, irriverente e coinvolgente monologo di Franca Valeri (liberamente tratto da “La morte di Socrate” di Friedrich Dürrenmatt) che dà voce alla moglie del filosofo, spesso descritta come una delle donne più insopportabili dell’antichità. «Mi incuriosiva l’idea di sfatare questa leggenda che Santippe fosse solo una specie di bisbetica» – spiega Franca Valeri -. «Io ne faccio una moglie come tante, con una vita quotidiana piena di alti e bassi, una donna intelligente che del marito vede anche tanti difetti». La pièce offre un ritratto inedito del grande filosofo ateniese e dei suoi allievi, tra i quali Aristofane e Alcibiade, «una masnada di buoni a nulla» a cominciare da Platone; ma per Santippe, che vagheggia di scrivere dei “dialoghi” al femminile, non serve indagare sulla vera natura del proprio uomo e comunque «la morte di un marito è un così grande dolore che nessuna donna ci rinuncerebbe».
Viaggio nella cultura e nella musica del Novecento – sabato 29 agosto alle 20.30 – con “Rock & Resilienza” di e con la giornalista, cantante e conduttrice Paola Maugeri, volto di MTV, in onda ogni mattina con “Paola is Virgin” su Virgin Radio, per la regia di Emilio Russo. Tra parole e note, lo spettacolo ripercorre «gli incontri, gli innesti di una vita fuori dal comune, ma afferrata sempre a mani piene» – spiega il regista – «una vita colma di passione e coraggio». Nel tempo sospeso dei ricordi o dei sogni, riaffiorano i volti, le canzoni, le interviste di un’intensa carriera in giro per il mondo, a contatto con le grandi stars internazionali che spesso si rivelano persone normali, magari fragili, che cercano nella musica la forza per ottenere risultati straordinari, sfidando i propri limiti. «“La vita è l’arte dell’incontro” amava ricordare Vinicius De Moraes e se, a ben guardare, nulla succede per caso, tutti gli incontri nella nostra vita hanno un senso e uno scopo» dice Paola Maugeri, che si racconta in un emozionante diario “in musica”.
(Auto)ritratto di un assassino – domenica 6 settembre alle 20.30 – con “Barbablù” di Costanza DiQuattro, ispirato alla celebre favola di Charles Perrault, con l’attore e cantastorie Mario Incudine nel ruolo dello spietato uxoricida, per la regia di Moni Ovadia. Una storia nera per affrontare la tragedia del femminicidio dal punto di vista di un uomo che sceglie di uccidere, distruggendo per gelosia o rabbia l’immagine e la vita di colei che dice di amare – sulla colonna sonora scritta dallo stesso Incudine e eseguita dal vivo da Antonio Vasta. “In un tempo che non c’è, Barbablù si racconta in un delirio surreale di lucida follia”, svelando le ferite dell’infanzia, il dolore del bambino non amato e dell’amante deluso, rievoca “le sette vite distrutte fino all’ultima, l’unica per la quale valeva la pena fermarsi”. Una trama antica, che ancora si ripete nelle cronache di ogni giorno, in una strage infinita.
Il ritmo travolgente della musica dei Gipsy Kings, che fonde le metriche danzanti della rumba e lo spirito flamenco al pop, per chiudere in bellezza la Stagione del CeDAC nella città catalana: lunedì 14 settembre alle 20.30 sul palco de Lo Quarter saranno di scena i Gipsy Reyes, formazione a organico variabile che riunisce le varie gerazioni della famiglia Reyes – per un concerto dedicato a “The Legend of Gipsy King”. Sulle note di canzoni come “Jobi Joba”, “Volare” e “Bamboleo”, che hanno scalato le vette delle classifiche e conquistato il pubblico di tutto il mondo, l’affiatato ensemble renderà omaggio al cantante e chitarrista José Reyes che insieme a un grande interprete dello strumento a sei corde come Manitas de Plata animava le feste private in Costa Azzurra, oltre a partecipare al pellegrinaggio di Saintes-Maries-de-la-Mer. Quei primi successi diedero l’impulso per fondare Los Reyes, divenuti in seguito i Gipsy Kings.
La Stagione di Prosa Musica & Danza 2019-2020 ad Alghero è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT / Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Alghero in collaborazione con la Fondazione Alghero e con il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.