Ferragosto, vandali in azione ad Alghero

"Una città turistica - dichiara Carmelo Spada, Delegato Wwf Italia per la Sardegna - deve essere accogliente per i residenti, i turisti e ospitare tutti, ma anche pretendere - da tutti - il rispetto delle regole basilari della convivenza civile a tutte le ore del giorno e della notte"

Era piuttosto facile da prevedere che la mattina dopo la notte di ferragosto Alghero si sarebbe svegliata in condizioni non ottimali. Spazzatura, rifiuti, vetro, bottiglie, plastica. Olezzi e miasmi nauseabondi. “Ma il fatto che amareggia maggiormente, dal punto di vista della tutela del verde pubblico, – spiegano dal WWF Alghero –  è quello che sul lungomare Dante sono stati strappati rami e foglie ad alcuni esemplari di Phytolacca dioica”.

Un gesto crudele quanto inaccettabile per tutta la città perché la Phytolacca dioica è la pianta più caratteristica di Alghero con le sue antiche e maestose fronde. “Un altro aspetto vandalico che ha caratterizzato la lunga notte dei vandali in azione ad Alghero è quello della devastazione di diverse biciclette, rubate, danneggiate e poi abbandonate. Un scenario inaccettabile. Un comportamento incivile che trasforma negativamente l’ambiente urbano, gesti che indignano e che non possono più essere tollerati”.

“Una città turistica – dichiara Carmelo Spada, Delegato Wwf Italia per la Sardegna – deve essere accogliente per i residenti, i turisti e ospitare tutti, ma anche pretendere – da tutti – il rispetto delle regole basilari della convivenza civile a tutte le ore del giorno e della notte” – conclude.

16 Agosto 2020