Gioco d’azzardo: nuovo ricorso al TAR per annullare ordinanza
Intervento dei gruppi consiliari di centrosinistra Futuro Comune, Pd, Sinistra in Comune, Per Alghero con Mario Bruno.
“Sorprende che il Sindaco e la Giunta Comunale, nel costituirsi in giudizio con l’Avvocatura Comunale per un nuovo ricorso al TAR finalizzato ad annullare l’ordinanza sindacale del Sindaco Mario Bruno del 31.3.2017, in materia di azzardopatia, non abbiano neppure citato la sentenza storica con la quale nell’agosto 2018 il Comune di Alghero ha vinto al TAR contro colossi del gioco d’azzardo nazionale. Nella delibera 37 del 23.7.2020, infatti, la Giunta Comunale si limita a richiamare una sentenza della Corte di Cassazione, ma non quella specifica del TAR riguardante il caso specifico della nostra città. Per fortuna, siamo certi della professionalità dell’Avvocatura Comunale, che ha collaborato anche in quel caso con l’Avv. Marina D’Orsogna, con la quale saprà far valere quanto sancito dal Tribunale Amministrativo di Cagliari”. Così in una nota i gruppi consiliari di centrosinistra Futuro Comune, Pd, Sinistra in Comune, Per Alghero con Mario Bruno.
“Nel merito, ricordiamo al Sindaco e agli attuali amministratori – si legge – che quella sentenza dell’agosto 2018 con la quale il TAR Sardegna ha respinto il ricorso della federazione Italiana Tabaccai contro l’ordinanza che sancisce limiti orari al funzionamento degli apparecchi legati al gioco d’azzardo e nuove aperture in ubicazioni vicine a luoghi sensibili, è storica perché la prima in Italia per un Comune ancora privo di regolamento e di legge regionale in materia”.
“Il TAR aveva scritto che “non vi sono i presupposti per considerare sproporzionata la nuova limitazione dell’orario di svolgimento del gioco d’azzardo introdotta dal Sindaco: a fronte di un fenomeno – quale la ludopatia – ampiamente diffuso e pericoloso. Rispediti al mittente i rilievi dei ricorrenti contro la normativa in vigore che, ad Alghero, consentono il gioco fino a 300 metri dai luoghi sensibili e dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 di tutti i giorni. Ora, un nuovo tentativo di annullare l’ordinanza. Siamo certi che l’Avvocatura Comunale, anche grazie a questa sentenza, saprà farsi valere” – concludono.