“Un piano urbanistico del sottosuolo capace di mitigare il cambiamento climatico”
Intervento di Carmelo Spada, delegato del Wwf Italia Sardegna
Piove, Alghero si allaga, non è una novità. Accade sempre più frequentemente in occasione di acquazzoni insistenti che riversano sulla terra grandi quantità di acqua piovana concentrata in poco tempo. “E’ un fatto che conferma, non già una possibilità occasionale, ma il cambiamento climatico in atto per il quale si rende necessario trovare opportuni sistemi di adattamento – dichiara Carmelo Spada, delegato del Wwf Italia Sardegna-. Il cambiamento climatico si caratterizza con lunghi periodi di siccità che si interrompono, bruscamente, con precipitazioni intense concentrate nel volgere di poco tempo che mettono in crisi i sistemi di raccolta delle acque piovane e trattamento, che vanno puntualmente in tilt determinando allagamenti nelle solite parti della città. Questo fatto crea criticità alla viabilità e alla qualità della vita dei cittadini che si ritrovano sempre più spesso “allagati in casa”. Non mancano le conseguenze per la qualità del mare e della balneazione: tutto finisce in mare, come documenta icasticamente la foto allegata scattata nel corso della mattinata”.
“Per fronteggiare questi eventi che sono sempre più frequenti – prosegue Spada – è auspicabile un piano urbanistico del sottosuolo capace di mitigare il cambiamento climatico in atto. E’ necessaria un’analisi delle criticità e una conseguente pianificazione del sistema fognario, depurativo e di raccolta delle acque di prima pioggia. Il nuovo sistema della rete del sottosuolo dovrà far fronte agli eventi meteorologici intensi o repentini, evitare gli allegamenti delle strade cittadine e che le acque di prima pioggia si mescolino a quelle nere confluendo direttamente in mare senza adeguato trattamento in quanto si compromette la qualità del nostro mare. Congiuntamente al PUC è opportuno programmare un adeguato piano urbanistico del sottosuolo che dovrà consentire la qualità ambientale alle presenti, alle future generazioni e conseguire l’obiettivo del bene comune” – conclude il delegato del Wwf Italia – Sardegna.
Nella foto: immagine d’archivio