“Nonno vigile ad Alghero, un servizio utilmente prestato alla città”
L'opinione di Vittorio Guillot
Sappiamo che uno dei problemi che pone il Coronavirus è quello dell’uso della mascherina e del distanziamento tra gli alunni che si accalcano all’entrata ed alla uscita dalle scuole. E’ certamente importante che i ragazzini ed i genitori siano coscienti delle loro responsabilità verso se stessi e gli altri, che indossino correttamente le mascherine e che evitino i contatti ravvicinati. Un aiuto al rispetto delle regole può, comunque, essere dato anche dagli anziani, se venisse istituito il servizio di “Nonno Vigile”. Questo servizio non sarebbe certamente una novità per la nostra città , dato che venne svolto per diversi anni, fin dai tempi in cui era sindaco il prof. Antonio Baldino e continuato anche negli anni successivi. In quel servizio si impegnò in particolare la Associazione Pensionati Interforze di Alghero, di cui era presiedente il sig. Salvatore Irranca. Così una trentina di iscritti furono impiegati per disciplinare il traffico automobilistico e garantire la sicurezza dell’attraversamento delle vie prospicienti le scuole elementari da parte di genitori ed alunni all’inizio ed al termine delle lezioni.
La loro attività fu svolta con serietà ed entusiasmo da quegli anziani e fu sempre apprezzata con attestazioni di stima da parte sia dei comuni cittadini che dalle autorità. Queste mansioni potrebbero essere svolte anche oggi dai membri delle Associazioni d’Arma presenti in città? Costoro potrebbero collaborare con la Polizia Municipale anche per il rispetto delle norme tese a proteggere i piccoli alunni, le loro famiglie, gli insegnanti e tutto il personale delle scuole dai devastanti effetti della pandemia? Penso di si, dato che si tratta di ex poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti di custodia e militari di altri Corpi che nella loro vita lavorativa hanno sempre rispettato e saputo far rispettare con fermezza e cortesia le norme e le leggi anche da individui molto pericolosi ed in condizioni operative spesso difficili. Perciò mi auguro che il Comune prenda in considerazione questa eventualità e, per l’interesse di tutti, valorizzi la professionalità che questi ex servitori dello stato dai capelli bianchi o grigi potrebbero ancora offrire.