“Il Parco di Porto Conte vale più delle provocazioni di parte”
I consiglieri di centrosinistra commentano la mancata approvazione del Rendiconto durante l'ultima assemblea del Parco di Porto Conte
“L’assemblea del Parco di Porto Conte neanche stavolta è riuscita ad approvare uno degli atti fondamentali, il rendiconto 2019, per mancanza del numero legale, rimandando il voto a giovedì prossimo”. Lo evidenziano i consiglieri di centrosinistra Gabriella Esposito, Mario Bruno, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto Ornella Piras, Valdo Di Nolfo e Beniamino Pirisi.
“Un’assemblea iniziata bene, – proseguono – con un’ampia discussione nel merito. Il 2019 infatti, soprattutto nella prima parte, è stato l’anno in cui sono emerse progettualità importanti, con finanziamenti che l’attuale Consiglio Direttivo può gestire per 2.6 milioni di euro. A questi si aggiungono altre conquiste fatte nella scorsa consiliatura: 706.000 euro di entrate ormai consolidate e sistematiche da Regione e Ministero dell’Ambiente”.
“Si sperimenta positivamente la scelta dell’unificazione gestionale del Parco e dell’Area Marina Protetta. Si rafforza la pianta organica, si sviluppano progetti con le imprese attraverso il marchio del Parco che diventa attrattivo e aggregante per cittadini sardi e ospiti. Un buon rendiconto, che appartiene alla gestione trascorsa e ora viene affidato alle cure del nuovo consiglio direttivo, in continuità. Ci piace ringraziare ancora una volta i presidenti Cella e Scala, con i loro consiglieri”.
“Tuttavia, non sono mancati nel corso dei lavori momenti surreali, soprattutto quando il consigliere del Parco Adriano Grossi si è scagliato contro i componenti dell’assemblea, alimentando divisioni politiche e rovinando il clima costruttivo fino a quel momento ricercato e ottenuto. Altra nota stonata l’assenza dei revisori, per quanto giustificata, che non ha permesso ai componenti dell’assemblea di fugare dei dubbi su alcune criticità riscontrate. Da qui la decisione per centrosinistra e movimento 5 stelle di non partecipare al voto”.
“Al momento del voto i presenti erano solo 12. Grandi discussioni, tentativi da parte del presidente (sospinto dal sindaco…) di far votare consiglieri che si sono connessi molto tempo dopo la chiama e la saggia proposta del consigliere Nunzio Camerada di rinviare i lavori. Proposta che poi, quando è stata messa al voto è stata approvata dalla maggioranza dell’assemblea, registrando però una evidente spaccatura in seno al centrodestra”.
“Ora magari con qualche giorno in più, con i revisori presenti alla prossima assemblea di giovedì, richiamati all’ordine quei componenti dell’assemblea oggi assenti e che in Consiglio Comunale fanno parte della maggioranza, potrebbe arrivare un voto unitario e si potrà restituire dignità a un’assemblea che rischiava di essere svilita da atteggiamenti poco rispettosi della dialettica democratica e delle norme che regolano la proclamazione del voto. Siamo ancora fiduciosi e restiamo responsabili. Il Parco di Porto Conte per noi vale più delle provocazioni di parte.”