Il nord Sardegna tiene nonostante gli effetti negativi della pandemia
Globalmente, nei primi nove mesi, i servizi con un +2,8% e il turismo con un +1,7% hanno registrato le performance migliori in assoluto
Il sistema delle imprese del nord Sardegna ha tenuto, nel terzo trimestre, dimostrando di essere il più attivo a livello regionale nonostante il difficile periodo pandemico. Con un 0,41% ha registrato un tasso di crescita superiore sia alla media regionale (0,36%) che nazionale (0,39%). Così secondo l’analisi condotta della Camera di Commercio di Sassari, attraverso il suo ufficio studi.
Per un territorio che conta 45.876 imprese attive (pari al 32% del totale regionale) e che nell’ultimo trimestre ha contato 541 iscrizioni e 315 cessazioni. In sintesi un saldo positivo di 226 unità. Quest’ultimo elemento da tenere in grande considerazione che equivale ad un nord Sardegna ancora pronto a fare impresa. L’analisi camerale si è soffermata anche su comuni del nord Sardegna. Nei primi nove mesi è stato Olbia il comune più dinamico con un saldo positivo di 138 aziende anche se percentualmente è la Maddalena che viaggia veloce con un 2,1%, Sassari resta in attivo con un 0,8% con 84 nuove posizioni e Alghero si attesta sullo 0,7%. Rispetto ai 90 comuni del territorio il focus trimestrale sulle variazioni (chiusure ed aperture) ha fornito un buon riscontro, il 51 per cento ha registrato una variazione positiva, il 21% una variazione negativa ed il 28% non ha subìto alcun tipo di variazione.
“Sono segnali e numeri importanti se li si analizza anche in prospettiva- commenta il presidente della Camera di Commercio, Stefano Visconti- e che dimostrano quanto il nostro territorio abbia la ferma volontà di lottare contro la crisi. Il momento è senza dubbio complicato, ma le nostre imprese stanno tenendo comunque, sviluppando gli anticorpi rispetto ad un virus che ha attaccato le persone e al tempo stesso anche il nostro sistema imprenditoriale.”
Rispetto ai soli ultimi tre mesi, i servizi crescono dell’uno per cento così come il turismo. A livello microsettoriale, le accelerazioni più evidenti sono registrate da attività di ristorazione con o senza somministrazione, attività di alloggio come B&B e affittacamere e del commercio al dettaglio via internet. Numeri positivi anche sul fronte delle costruzioni che, globalmente, in questo periodo ha aumentato i propri numeri di 23 unità.
Globalmente, nei primi nove mesi, i servizi con un +2,8% e il turismo con un +1,7% hanno registrato le performance migliori in assoluto. In calo fino ad arrivare ad un valore negativo, il commercio con un -0,7% (in diminuzione gli esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari, vendita di giornali, articoli per la casa e commercio ambulante) e l’industria -0,1%.