Comenius: la delegazione internazionale in visita in Provincia
Un progetto dedicato al pane, elemento centrale della cultura alimentare di tutti i Paesi partecipanti, per provare a essere “più Europa” attraverso lo scambio di saperi propri della tradizione di ciascuno e il confronto sugli elementi culturali comuni, dai quali partire per costruire un percorso di fattiva e concreta integrazione. È l’obiettivo di “Bread: a loaf of Europe”, progetto che si inserisce all’interno del più ampio parternariato multilaterale proposto dal programma Comenius, che nell’edizione di quest’anno vede uniti in alleanza Italia, Francia, Polonia, Croazia, Finlandia e Turchia.
Attraverso il programma Comenius, milioni di studenti e di insegnanti collaborano in tutta Europa alla costruzione di una comunità transnazionale più unita e più forte, libera da barriere geografiche e linguistiche. “Bread: a loaf of Europe” è il progetto Comenius che coinvolge la scuola media “Pasquale Tola” di Sassari. Sotto il coordinamento della docente Raimonda Astara, l’istituto diretto da Maria Anna Galisai ha ospitato di recente una comitiva composta dalle delegazioni di tutti i Paesi partner del progetto.
Durante il soggiorno a Sassari, la comitiva continentale ha incontrato l’assessore provinciale dell’Istruzione, Rosario Musmeci. «Per costruire un’Europa più forte, occorre senz’altro adoperarsi per la costruzione di una comunità più coesa e consapevole del senso e del valore dello stare insieme», ha detto l’assessore al gruppo di studenti e insegnanti in visita in sala Angioy. «La scuola può senz’altro essere uno strumento al servizio di questo percorso che deve coinvolgere i cittadini di domani – ha aggiunto Musmeci – per iniziare a gettare i semi di una nuova Europa, come progetti del genere suggeriscono e facilitano attraverso la conoscenza reciproca, il dialogo e il confronto».
Quest’anno il tema del progetto è il pane. Comune alle culture di tutti i Paesi partecipanti, il pane è centrale nella maggior parte delle tradizioni alimentari e produttive d’Europa. Per questo motivo diventa simbolo di un programma nato con l’ambizione di favorire l’incontro tra giovani che, pur provenendo da realtà molto distanti tra loro, sperimentano di persona – attraverso l’incontro e la visita reciproca – il senso di appartenenza a una comunità che ha comuni radici e tradizioni assai simili tra loro. Su questo concetto, le scuole hanno sviluppato insieme un progetto di studio interdisciplinare che diventa oggetto di analisi comune durante gli incontri sui diversi territori.