“Diciamo ancora no alla Sardegna cassonetto d’Italia!”

L’ex sindaco di Alghero ed ex consigliere regionale di FI Marco Tedde commenta le indiscrezioni secondo le quali l’isola sarebbe stata inclusa da SOGIN e dal Governo  in un elenco di sette regioni che potrebbero essere utilizzate come deposito per i rifiuti radioattivi

L’ex sindaco di Alghero ed ex consigliere regionale Marco Tedde commenta le indiscrezioni secondo le quali l’isola sarebbe stata inclusa da SOGIN e dal Governo  in un elenco di sette regioni che potrebbero essere utilizzate come deposito per i rifiuti radioattivi. Già nel 2014 Tedde s’era reso primo firmatario di una interrogazione al Presidente della Regione Pigliaru assieme al Gruppo di FI per chiedere di intervenire presso il Governo affinché l’isola non fosse scelta come sito per il deposito nazionale delle scorie radioattive. La Giunta Regionale allora si impegnò ad assumere assieme al Presidente della Regione tutte le azioni necessarie per avviare un confronto con il Governo. Impegno purtroppo disatteso.

“L’isola ancor oggi risulterebbe – spiega Tedde- tra le possibili destinazioni indicate dal Governo e, poiché la scelta potrebbe avvenire a breve, come risulta anche dall’ok dato dai ministri dello sviluppo economico PATUANELLI  e dell’ambiente Costa  al documento della Sogin, occorre ribellarsi prima di trovarci dinanzi alla classica imposizione calata dall’alto. La Sardegna sarebbe ridotta al ruolo di pattumiera e diventerebbe automaticamente anche la destinazione dei rifiuti ospedalieri e industriali.” Secondo Tedde le forze politiche isolane, senza distinzione di casacca, debbono difendere e valorizzare un ecosistema ed un paesaggio che rende la Sardegna un’eccellenza nazionale. E debbono combattere il Governo del PD e 5S e i burocrati romani che ripropongono politiche già viste nei decenni passati, quando si consumava il territorio e si desertificava l’economia tradizionale. Almeno  allora avveniva in nome di miraggi industriali e della creazione di posti di lavoro. Oggi, invece, in nome di un malinteso concetto di interesse nazionale. “Ma anche la salute, il lavoro, l’impresa dei sardi e l’immagine turistica dell’isola costituiscono interesse nazionale –sottolinea l’ex consigliere regionale-”.

Tedde ricorda  che già nel 2009 e nel 2010  la Regione autonoma della Sardegna, insieme alle altre, si oppose in sede di Conferenza delle regioni alle disposizioni contenute nella legge n. 99 del 2009 relative alla localizzazione nel territorio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché dei sistemi per il deposito definitivo di materiali e rifiuti radioattivi. Nel maggio 2014 il Consiglio regionale, a seguito della discussione della mozione n. 32, approvò un ordine del giorno che impegnava il Presidente della Regione a respingere ogni possibilità che la Sardegna venisse inserita tra le aree idonee ad ospitare il sito sul quale sarebbe dovuto sorgere il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, nel rispetto dell’esito referendario del 2011. Ma anche questo impegno non venne attuato.

Secondo Tedde, alla luce della gravità della posta in gioco, è necessario tenere aperto e alimentare in modo forte il dibattito affinché il Consiglio regionale sia correttamente e costantemente informato sia sulla effettiva apertura di un confronto, sia sugli sviluppi, affinché si possano prendere decisioni condivise e prendere le opportune contromisure per contrastare eventuali decisioni calate dall’alto.  “Sono convinto che la Giunta e  il Consiglio regionale debbano diffidare il Governo Conte affinché abbandoni il proposito del   trasferimento in Sardegna delle scorie nucleari, e debbano chiedere un incontro urgente in Sardegna con il presidente del Consiglio dei ministri per fargli sentire dalla voce dei sardi il più netto dissenso contro un’ipotesi scellerata che rappresenterebbe un’insanabile rottura dei rapporti Stato-Regione –chiude Tedde-.”

6 Gennaio 2021