Ungias Galantè: Obra e Omnium Cultural chiedono la denominazione in algherese

Valorizzare la toponomastica locale anche al fine di evitarne la sostituzione ma anche per una concreta azione di protezione e valorizzazione di uno dei simboli della nostra identità storica. Le associazioni de L’Omnium Cultural de L’Alguer e L’Obra Cultural de L’Alguer, per la zona nota come Ungias Galanté, propongono di indicare toponimi che ripercorrono gli antichi, e talvolta attuali, mestieri algheresi, del mare e della campagna, della vita in città e dell’artigianato in genere. “In tal modo – spiegano i due presidenti delle associazioni Stefano Campus (Omnium Cultural) e Giuseppe Tilloca (Obra Cultural) nella nuova zona artigianale si potrà ripercorrere l’attività artigianale e lavorativa di un tempo, un vero e proprio “diorama” che susciterà interesse fra le vecchie e le nuove generazioni”.

La proposta ha quindi una duplice funzione: quella primaria di indicare le vie di una nuova area ma anche quella storico culturale di memoria degli antichi mestieri della nostra città. “Tale funzione – proseguono i presidenti – ovviamente richiede che la denominazione sia effettuata in algherese poiché solo in questo modo si può ottenere il risultato culturale. Le nostre associazioni – proseguono – intendono proporre la realizzazione di una “brochure” in cui verranno elencati e illustrati brevemente gli antichi mestieri, pubblicizzando, nel contempo, l’attuale zona artigianale in cui sarà presente la toponomastica proposta”.

Poiché la Commissione toponomastica ha stabilito di dedicare il Padiglione della Facoltà di Architettura al Conte Giuseppe Alberto Larco, chiediamo inoltre – concludono Campus e Tilloca – di cambiare la denominazione dell’attuale “Largo Larco” ( inizio di Via Sassari), con “Placeta dels Calafatos”.

18 Ottobre 2013