“Il Partito dei Sardi ritiene concluso il patto elettorale”

Le parole di Gavino Tanchis, segretario cittadino del Partito dei Sardi

“Il Partito dei Sardi ritiene concluso il patto elettorale che ci aveva portato insieme a vincere le ultime elezioni amministrative. Avevamo partecipato convintamente ad una maggioranza ampia ed eterogenea e ci eravamo conosciuti condividendo proposte, obiettivi e modalità di azione, principi naufragati da subito a causa delle divisioni foraggiate da un sindaco divisivo e impegnato a privilegiare i rapporti con i consiglieri eletti a discapito dei partiti ( persino il suo ) che lo avevano premiato con lo scranno più alto di Via Columbano. Lo scorso inverno, con la gran parte delle forze politiche componenti la maggioranza, avevamo condiviso un documento per sollecitare la convocazione di un tavolo politico dove canalizzare idee, progetti e modelli di sviluppo, invito a cui il sindaco non ha inteso dare riscontro”. Sono le parole del segretario cittadino del Partito dei Sardi, Gavino Tanchis.

“Il nostro pungolo a cambiare una metodologia che superasse la logica del ristretto gruppo decisionale per passare ad una modalità partecipativa e trasparente è stato sempre percepito come un fastidio dal sindaco che, una volta incassati i voti, ha deciso di fare a meno dei partiti utilizzati come mero strumento di iniziale consenso. Oggi, – prosegue Tanchis – a distanza di quasi due anni, preso atto del tradimento politico da parte del sindaco e in aperta critica con il suo operato, ci riappropriamo della nostra libertà politica mantenendo però vivo l’impegno verso i nostri elettori che hanno a cuore il futuro di Alghero”.

“Noi ci rendiamo disponibili a costruire il cantiere della alternativa dove, ognuno con la propria identità, possa elaborare una proposta diversa da quella presente oggi in campo, per creare un ambiente dove chi ambisce a fare il Sindaco potrebbe formarsi, in modo da non doverci bere, anche per la prossima volta, un sindaco senza idee, refrattario al confronto con le parti sociali e il mondo produttivo, sleale nei rapporti con la forze politiche e con una infarinatura precaria dei problemi a cui non riesce minimamente a fare fronte” – conclude.

11 Marzo 2021