I migliori asset sui quali investire oggi
Il perdurare della pandemia di coronavirus, anche ben oltre quelle che erano state le previsioni, continua a mettere in difficoltà l’economia mondiale con conseguenze di largo raggio, che si ripercuotono finanche sulle piazze finanziarie globali. Gli investitori si trovano alle prese con una situazione mai verificatasi prima che porta enormi complessità in materia di scelte da compiere su dove investire i propri soldi: quali sono gli asset da tenere in considerazione in questa fase? Esistono prodotti finanziari in grado di garantire se non un rendimento sicuro, quantomeno un riparo da eventuali perdite? Vediamo alcune indicazioni da tenere a mente.
Mercati azionari: conviene puntare sulla transizione energetica
Per quanto riguarda le azioni, molti esperti consigliano in questo momento di puntare con decisione sulla transizione energetica. Ovvero sulle aziende del settore le quali abbiano deciso già da tempo di virare verso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, al posto delle fossili. Un novero in cui spicca in particolare una azienda italiana, ovvero l’Enel, non a caso in grande evidenza ormai da mesi e indicata dagli analisti come una delle migliori opportunità in un settore favorito dalla decisione dei governi nazionali di avviarsi con sempre maggiore decisione verso politiche sempre più ecofriendly.
Oltre al mercato azionario c’è chi investe anche su quello delle valute estere, sempre da acquistare tramite Borsa: un meccanismo un po’ complesso che richiede una certa dimestichezza con i mercati (per approfondire: Forexitalia24.com) e che rappresenta comunque un mercato molto volatile.
Conviene ancora investire sull’oro?
Se nel corso degli ultimi giorni più di una voce si è levata per avvertire sul fatto che l’oro sia un bene meno sicuro di qualche tempo fa, occorre altresì considerare come si tratti pur sempre di un bene rifugio, in grado quindi di garantire una notevole tenuta anche in tempi di crisi, come appunto gli attuali. Aspetto poi che non viene tenuto sempre nella giusta considerazione, il suo essere un bene finito e in via di esaurimento. Agli attuali ritmi estrattivi, infatti, si calcola che i giacimenti dislocati lungo tutto il globo andranno ad esaurimento nell’arco di un decennio circa. Facile prevedere che proprio l’impossibilità di estrarne altro contribuirà a sostenere la quotazione dell’oro, se non a farla crescere.
Il Bitcoin è sempre più in auge
Se l’oro fisico si sta esaurendo, lo stesso discorso vale per quello digitale. Ovvero il Bitcoin, l’iconica divisa virtuale creata da Satoshi Nakamoto di cui si continua a parlare in questi giorni e che prevede un numero massimo di 21 milioni di esemplari. Il token, infatti, ha spazzato via un’altra impegnativa resistenza, varcando quota 60mila dollari. Riprendendo quindi un rally a tappe forzate, che sembra in questo momento impossibile da arginare. Un comportamento che ha spinto molte aziende a investire in Bitcoin, come ha fatto Tesla, che ha convertito 1,5 miliardi di dollari in denaro digitale all’inizio dell’anno. Si calcola che con l’aumentare continuo del prezzo di Bitcoin, l’azienda automobilistica fondata e guidata da Elon Musk abbia già guadagnato un miliardo di dollari. Spingendo molte altre a fare la stessa cosa e contribuendo quindi al consolidamento di una tendenza che sembra destinata a proseguire ancora. Anche perché BTC sta diventando sempre più utilizzato nella vita di tutti i giorni, in qualità di servizio di pagamento.