L’Agriturismo Sa Mandra inaugura uno spazio culturale con una mostra d’arte contemporanea
Telos-the soft wall è una installazione del giovane artista sardo Cenzo Cocca, a cura di Stefano Resmini
Sa Mandra si arricchisce di un vero e proprio spazio culturale. Un luogo artistico, dove il passato discute con il presente e parla al futuro. E’ stato abbattuto un muro, creata una porta, affinché il dialogo possa avvenire più agevolmente. E’ un giardino che accoglie, e sarà teatro di eventi, presentazioni di libri, mostre, approfondimenti. Due sono le strutture che si affacciano sul prato e saranno la sede ideale della Biblioteca di Mandigos e Logos – Assaggi e Paesaggi. Progetto cardine dello Spazio Culturale. In attesa che i libri popolino i futuri scaffali, altre atmosfere vivono e si dilatano nello spazio vuoto.
Inizialmente c’era una piccola cucina, un tavolo con delle sedie, appese al muro delle piattaie, con tazzine, piatti, casseruole di rame lucido. Un lavandino, un camino. Adesso è Telos-the soft wall. Telos-the soft wall, nasce da un’urgenza, da una necessità, quella dei teli di uscire dal buio dei cassetti, dalle odorose cassapanche, di mostrarsi, di farsi vedere. Bramano luce. Rammentano che prima di essere telos, erano campi di cotone, di canapa, di lino. Sono lenzuola, salviette, panni, canovacci. Hanno strappi, buchi, tapulos. Incuranti ostentano il loro tempo. Hanno difeso intimità, preservato desideri, hanno custodito sogni ed imprigionato pensieri. Con l’ago e il filo Cenzo Cocca ha cucito paesaggi, ha congiunto punti, ha costruito geografie. Ha intercettato interconnessioni.
Sono materiche le sue impunture. Sono delle vere e proprie suture. Cicatrici che trasudano umori. E’ abile. Usa tecnica e conoscenza sartoriale. I suoi punti non sono casuali. Sono punto mosca, punto pieno, punti molli singoli e doppi, il punto indietro, il sorfilo. Ha dimenticato la disciplina ha lasciato spazio alla fantasia. Con il suo lavoro fa affiorare cortocircuiti, battiti, digrammi. Palesa vedute, una rosa, un vaso, un gregge. E’ un fiorire di segni, di graffiti. Un linguaggio tattile che si concretizza in parole e suggerisce pensieri. Cenzo Cocca usa il celeste, l’azzurro, il giallo, il marrone, il blu per imbastire campiture.
The soft wall è uno spazio vuoto dove aleggia il tempo. E’ un luogo dove sedersi, sostare, guardare, toccare, o solo semplicemente lasciarsi abbracciare. Riappropriarsi di un gesto che a lungo ci è mancato in questo strano periodo. Invita ad un rito catartico, di purificazione e di liberazione. Telos-the soft wall, è una installazione di Cenzo Cocca, a cura di Stefano Resmini, sarà visitabile il mercoledì e il venerdì dalle ore 20.00 su appuntamento, telefonando ai numeri 3487971920 o 3351354143.