Trasferimento scuola via Marconi: Mariano Melis replica alle polemiche
La decisione assunta dall’assessore Caula e dall’intera amministrazione di spostare la materna presso le scuole elementari di via G.Deledda è stata ben ponderata, analizzata e programmata nel totale interesse dei bambini e delle famiglie. Io personalmente ho dedicato i mesi di luglio e agosto ad attivare questo spostamento fermamente convinto di una migliorìa, perchè di questo si tratta. Da una migliorìa di dieci anni fa che poteva essere una scelta opportuna si è passati ad una migliorìa di questi giorni, resa urgente da un problema di sicurezza e protezione dei bambini: le porte di via Marconi, provviste di maniglie antipanico, danno direttamente sulla strada senza un cortile, un punto di raccolta in caso di evacuazione. E’evidente che nessuno dei consiglieri di minoranza del Pdl ha visitato la scuola (una vera scuola!) di via Deledda. Non corrisponde al vero che gli spazi sono inadeguati ed esistano problemi igienici per i servizi usati addirittura in “totale regime di promiscuità” ! Il Pdl usa un’espressione infelice e imperdonabile: il regime di promiscuità alloggia nelle menti distorte e perverse di alcuni adulti, i 4 ex amministratori dimenticano che si tratta di “angioletti”, angioletti di tre, quattro e cinque anni su cui prima di improvvisare qualunque espressione è necessario riflettere cento volte! Il nuovo Istituto Comprensivo n°3 ha dato dimostrazione di comprensione e di disponibilità che, sono certo, anche le mie colleghe educatrici e insegnanti faranno proprie mettendo in pratica tutta la capacità professionale nell’accoglienza e nella collaborazione. Dopo appena cinque giorni non ci si può lamentare di un’attività didattica che in qualunque Istituto si sta organizzando nei ritmi e in quelle che sono le esigenze proprie di ogni comunità scolastica. Se ci sono delle criticità strutturali come finestre, condizionatori non funzionanti o giardini incolti sarà cura della nuova amministrazione intervenire in tempi rapidi; non sono certo problemi irrisolvibili ma piuttosto pretestuosi. In conclusione, non c’erano allora le trombe da squillare e neppure oggi, si è fatto quello che doveva essere fatto. Un servizio migliore, sicuro e protetto per i bambini, anche in previsione del fatto che in regime di revisione della spesa pubblica (spending review) la sede di via Marconi sarebbe stata inevitabilmente chiusa. La decisione di sciogliere un contratto con un privato che prevedeva oltre tremila euro di affitto al mese da dieci anni non può che essere segnale di buona politica e buona amministrazione.