Nel 2014 a Sassari il II Cadmium Symposium
Si svolgerà nuovamente a Sassari, nel mese di giugno 2014, il prossimo Cadmium Symposium, organizzato dalla prima Società internazionale degli studi sul Cadmio. Lo ha stabilito il Consiglio direttivo dell’associazione presieduta da Roberto Madeddu, docente di Istologia nel Dipartimento di Scienze biomediche dell’Ateneo. La decisione è stata presa in questi giorni su richiesta di tutti i membri del Consiglio direttivo, formato, tra gli altri, dal professor Frank Thevenod, professore di Fisiologia, Fisiopatologia e Tossicologia dell’Università di Witten in Germania.
Frank Thevenod, che è uno dei massimi esperti al mondo sul Cadmio, attualmente sta studiando gli effetti del metallo sulla funzionalità renale; recentemente è stato ospite dell’Ateneo di Sassari in qualità di Visiting professor. Durante la sua permanenza ha incontrato numerosi docenti dell’Università di Sassari al fine di elaborare progetti di ricerca comuni su una problematica di grande attualità a livello mondiale e regionale. Thevenod ha tenuto una conferenza proprio sull’influenza del Cadmio a livello renale: nei suoi ultimi studi ha constatato che il Cadmio a determinate concentrazioni colpisce i reni e può causare danni importanti all’organismo umano.
Non è un caso che il prossimo Cadmium Symposium si svolga proprio in città, dal momento che la ISRCT- “International society for research on cadmium toxicity” ha sede all’Università di Sassari ed è stata costituita formalmente ad aprile 2013 come associazione senza scopo di lucro con l’obiettivo di promuovere e incrementare la ricerca e la conoscenza del cadmio in riferimento ai campi biologici e sanitari e di promuovere lo scambio culturale tra gli studiosi del settore.
Il primo Cadmium Symposium si era svolto a Sassari nel 2012 su impulso di Roberto Madeddu. “Il cadmio è un metallo pesante classificato dall’Agenzia internazionale della ricerca sul Cancro (IARC) come cancerogeno di Gruppo 1 – spiega il professor Madeddu – E’ presente direttamente e indirettamente in moltissime fonti: in miniere e industrie, inceneritori, nel fumo di sigarette, in contenitori di metallo, in molte vernici. A questo proposito, si pensi che è in atto una discussione sulla morte del pittore Van Gogh che utilizzava in abbondanza il colore giallo, ricco di cadmio – continua Madeddu – Nella dieta il Cadmio può essere presente nelle frattaglie, nei mitili e in altri cibi contaminati”.
E’ stata avanzata l’idea di organizzare, durante il II Cadmium Symposium, una sessione specifica dedicata a Cadmio e Sardegna per affrontare in modo mirato le problematiche che legano questo metallo alla nostra regione.Saranno coinvolte, oltre agli studiosi sardi, anche le associazioni e il mondo politico. “Si prenderanno in esame anche le possibili correlazioni del cadmio con alcune patologie caratteristiche della Sardegna, come Sclerosi multipla, SLA, diabete di tipo 1 e così via”, conclude Madeddu. Il III Cadmium Symposium si svolgerà nel 2016 in Germania.