Presentato l’INFORMECAT 2021, una fotografia dello stato di salute della lingua catalana
Secondo le indagini, ad Alghero c’è ancora un 20,1% degli abitanti che parla in algherese con il primo figlio
InformeCAT, la raccolta di 50 dati significativi sulla salute del catalano che Plataforma per la Llengua pubblica annualmente, giunge quest’anno alla sua decima edizione. L’InformeCAT, è stato presentato mercoledì 27 ottobre durante una videoconferenza a cui ha partecipato anche la delegata per Alghero, Irene Coghene.
Il lavoro si basa su fonti ufficiali e studi di propria elaborazione i cui dati preoccupanti dipingono la situazione di emergenza linguistica in cui si trova il catalano. La ricerca mira a sensibilizzare istituzioni e cittadini sulla situazione di fragilità in cui si trova la lingua e ad agire di conseguenza.
Nell’InformeCAT 2021 tuttavia, ci sono anche dati incoraggianti che indicano che, se agiamo con tempestività, saremo ancora in grado dall’emergenza linguistica. A cominciare da Alghero, dove si lotta per la presenza stabile dell’algherese a scuola. Secondo le indagini, c’è ancora un 20,1% degli abitanti che parla in algherese con il primo figlio. Considerando che c’è ancora un certo numero di bambini che sentono parlare in algherese nell’ambito familiare, il ruolo della scuola risulta fondamentale per stimolare e riattivare l’uso della lingua dentro e fuori di casa.
La recente legislazione sarda ha dato la possibilità alle famiglie di richiedere l’insegnamento in algherese veicolare dell’algherese. Plataforma per la Llengua ha attivato a questo proposito già dalla primavera passata la campagna “Volem l’escola en alguerés” con la quale si incoraggiano le famiglie a chiedere alle scuole, così come previsto dalla legge regionale vigente, di attivare la didattica in catalano di Alghero.Sempre nell’ambito della scuola, i docenti abilitati all’insegnamento della nostra lingua nelle scuole sono il 27% degli iscritti alla lista istituita dalla Regione. Questa cifra è importante se consideriamo che la popolazione residente ad Alghero rappresenta solo il 2,7% del totale dei residenti in Sardegna. Questo fatto rende evidente come la comunità dei docenti sia pronta a dare il proprio contributo, partecipando ai progetti didattici.
Sul fronte delle cattive notizie, alcuni fatti riflettono la mancanza di sforzi concreti da parte delle istituzioni per difendere e garantire i diritti dei parlanti catalani mentre altri mostrano che i comportamenti linguistici dei parlanti stessi sono talvolta controproducenti. Per esempio, uno dei dati inediti del 2021 mostra che la subordinazione linguistica (e cioè il fatto di cambiare lingua, dal catalano allo spagnolo durante una conversazione) è un comportamento maggioritario tra i catalanoparlanti in Catalogna, esercitato da 8 persone su 10. Sul lato delle istituzioni vediamo come in alcuni territori dove il catalano è riconosciuto come lingua co-ufficiale, questo non venga utilizzato anche se la legge ne prevede l’uso con la stessa dignità della lingua spagnola.