Mario Peralda ad Aristea: se non fosse per le proroghe, Aristea avrebbe avuto problemi da molto tempo
Chiamata in causa dai numerosi articoli di stampa sulla problematica dei lavoratori Aristea, Sogeaal per voce del suo Direttore Generale, Mario Peralda, precisa quanto segue: “Apparentemente potrebbe sorprendere che una sigla sindacale che solo pochi giorni fa proclamava a gran voce il prossimo fallimento di Sogeaal oggi intimi alla stessa di assumere tutte le risorse di un fornitore di servizi. In realtà non mi stupisco affatto, perché questa logica ha lasciato negli anni tracce ben precise ed evidenti in questa Società. Visto anche il fervore che ciclicamente anima qualche benpensante quando si ricordano le condizioni in cui si trovava Sogeaal forse è ora di parlare ancora più chiaro al riguardo: la Società, tra il 2000 e il 2009, con il concorso e la compiacenza di molti, oltre ad aver subito altri oltraggi, è stata costantemente appesantita dall’ingresso di risorse con modalità che, solo per eufemismo, qualifico come difficilmente riconducibili a logiche industriali. La ridondanza di risorse era stata certificata più volte anche da società di consulenza incaricate in quel periodo, ma le evidenze relative sono state o occultate o semplicemente trascurate. Tornando al caso Aristea, posso senz’altro svelare il mistero che si cela dietro le proroghe intervenute sinora: la volontà di tutelare, mentre si cerca una soluzione possibile, dei lavoratori senza colpe, ma io credo che questi ultimi lo sappiano bene.
Personalmente faccio davvero fatica a mandar giù i cartelli con scritto “basta proroghe” perché tutti sanno che, senza le proroghe intervenute, i problemi per i lavoratori sarebbero esplosi ben prima, a prescindere dalla attuale situazione economica di Aristea. Caso unico in un aeroporto Italiano, la cooperativa in questione ha infatti inquadrato come “metalmeccanici” anche gli addetti alle pulizie, scegliendo di fatto un contratto senz’altro più oneroso di quello, più naturale, del commercio e servizi. Questo potrebbe riguardare solo loro, se non fosse per due considerazioni non secondarie. La prima, insieme alla constatazione che anche gli organici di Aristea negli anni si sono “allargati” parecchio ad Alghero, è che nelle aziende ogni diseconomia si ripercuote sul costo del servizio, e questo è purtroppo confermato dal fatto che, nella gara bandita, Aristea abbia presentato una offerta al rialzo anziché al ribasso, cosa davvero sorprendente se si considera che la base di gara, seppur lievemente, era addirittura superiore alla loro attuale remunerazione.
La seconda è che le clausole di salvaguardia che prevedono l’assorbimento delle risorse in caso di avvicendamenti di fornitore (per le pulizie, per le manutenzioni questa salvaguardia non è prevista) non si applicano qualora le risorse non siano inquadrate nel corretto contratto di riferimento che, nel caso delle pulizie, non è certo quello dei metalmeccanici. In aggiunta, non aiuta il fatto che, nel tempo, Aristea non si sia preoccupata di allargare l’ambito delle sue attività nel territorio, cosa che, essendo quindi Sogeaal “cliente unico”, gli impedisce di fatto qualsiasi ricollocazione delle risorse impiegate. Ferme tutte queste considerazioni, Sogeaal ha agito sempre con la massima correttezza nei confronti di Aristea e dei suoi lavoratori, e non ha nulla a che vedere con le difficoltà economiche della stessa che, preciso, paghiamo regolarmente. In ultimo, è bene chiarire da subito che qualsiasi soluzione del problema, e ve ne sono diverse al vaglio da parte nostra, non può certamente basarsi sull’assorbimento delle inefficienze altrui a discapito del personale Sogeaal, che in questi ultimi quattro anni ha dato molto in termini di efficentamento e produttività, ma solo su precise valutazioni di fattibilità e sostenibilità.”