“Sant Antoni del foc”, libro in algherese scritto a più mani
Il libretto, corredato da vivaci illustrazioni ad acquerello, racconta le peculiarità dell’antica festa di sant’Antonio ad Alghero e nei Paesi Catalani
È stato pubblicato, in occasione della ricorrenza di sant’Antonio abate, il libretto illustrato Sant Antoni del foc. Redescoberta de una tradició (Edes Editrice) dedicato alla festa del santo ad Alghero e nei Paesi di lingua catalana, interamente scritto in algherese.
Il progetto, promosso dal Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università degli Studi di Sassari con il patrocinio del Comune di Alghero, ha una duplice finalità didattica pensata specialmente per i ragazzi delle scuole cittadine: riscoprire una figura importante della narrativa e della cultura folklorica europea, che nel Medioevo fu al centro di favolose leggende sulla sua lotta contro i demoni, e promuovere le potenzialità dell’algherese come lingua narrativa. Alle tradizioni letterarie e folkloriche sul santo abate egiziano l’Università di Sassari dedicherà anche un convegno di approfondimento scientifico nel mese di giugno.
Il libretto, corredato da vivaci illustrazioni ad acquerello, racconta le peculiarità dell’antica festa di sant’Antonio ad Alghero e nei Paesi Catalani (dove la data del 17 gennaio segna l’inizio del Carnevale), la leggenda folklorica che celebra il santo come scopritore del fuoco, e infine le notizie storiche sulla chiesa medievale di Sant’Antonio e l’annesso ospedale situati in carrer de Sant Antoni (oggi via Cavour), non più esistenti.
Come si legge nel prologo, il progetto nasce come scrittura a più mani tra esperti della lingua e della cultura algherese, Francesco Ballone, Carla Valentino e Giovanna Tilocca, e il ricercatore Giovanni Strinna.
Dal 17 gennaio, festa del santo, il libretto è disponibile presso le librerie Cyrano e Il Labirinto di Alghero, e può essere liberamente scaricato in formato pdf dalla piattaforma www.llenguamia.cat. Copie cartacee dell’opera saranno donate inoltre alle biblioteche pubbliche e agli istituti scolastici, nonché alle associazioni culturali di Alghero.