Mondonuovo sulla Giunta Lubrano: minestrone con ingredienti scaduti
Ieri, come reso noto dai mezzi d’informazione, è stata formata la giunta Lubrano. La seconda in neanche un anno e mezzo. Gli assessori si sono recati a Sant’Anna ed hanno firmato. In questo modo, finalmente, dopo oltre venti giorni Alghero ha di nuovo un giunta e possono essere prodotte delle delibere. Un fatto di una gravità inaudita e mai accaduto, quello di lasciare una città senza esecutivo e possibilità di approvare degli atti ufficiali. Ma oltre questa grave mancanza, ci troviamo all’ennesima presa in giro degli algheresi e in particolare di chi ha votato il centrosinistra e Lubrano. In campagna elettorale la prima parola sbandierata ai quattro venti era quella del cambiamento e poi rinnovamento, trasparenza, condivisione e partecipazione. Questi mesi sono stati caratterizzati dall’esatto opposto, dunque: peggioramento, invecchiamento e opacità. Tale percorso non poteva non sfociare in una giunta che rappresenta tutto tranne il nuovo. Un lampante ritorno al passato. Ma non agli anni d’oro della Riviera del Corallo, e ciò avrebbe avuto forse un senso, ma alla fine degli anni ’90 ovvero un dei periodi più bui della storia di Alghero che è secondo solo a quello che stiamo vivendo oggi. Per mesi in campagna elettorale la sinistra ha parlato di giovani, curriculum, migliori energie per poi comporre una giunta ci si rivolge a quel che resta delle “botteghe oscure” e del compromesso storico. Altro che arginare un’eventuale inciucio, questo si che è un vero minestrone dove però gli ingredienti appaiono scaduti da tempo, altri riciclati ed alcuni apparentemente freschi puzzano di vecchio.