Suoli pubblici, Confesercenti: “Andare verso ritorno graduale a normalità”
Nei giorni scorsi i rappresentanti dell'associazione hanno incontrato l'amministrazione per discutere della revisione e l’aggiornamento del regolamento sul suolo pubblico
Confesercenti Sassari Gallura, nei giorni scorsi ha incontrato l’Amministrazione comunale di Alghero, per discutere della revisione e l’aggiornamento del regolamento sul suolo pubblico, alla luce delle ultime disposizioni con la fine dell’emergenza Covid 19.
All’incontro erano presenti, il Sindaco Mario Conoci, L’assessora al Bilancio Giovanna Caria, l’assessore alla viabilità Emiliano Piras, L’assessora al commercio Giorgia Vaccaro, i consiglieri Monica Pulina e Cristian Mulas e per la FIEPET (Federazione Pubblici Esercizi e Turismo) Confesercenti, i rappresentanti algheresi Enrico Daga (anche nel ruolo di Vice Presidente regionale Confesercenti) e Assunta Donati.
Nell’ambito dell’incontro, Confesercenti ha ribadito la volontà di affiancare le amministrazioni che chiedono la collaborazione in un contesto costruttivo e di massima condivisione. L’amministrazione di Alghero, coinvolgendo l’associazione nel delicato argomento del suolo pubblico, ha recepito e condiviso le indicazioni dei rappresentanti che operano da molti anni ad Alghero nel settore della ristorazione e dei pubblici esercizi e conoscono bene le problematiche legate all’argomento. “La nostra associazione” – ha esordito Daga – “non si propone di tutelare interessi particolari ma interessi di carattere generale per il comparto e opera affinchè nella nostra città sia garantito un equilibrio tra il diritto di fare impresa e la vivibilità di essa. E’ necessario che siano garantiti i servizi minimi essenziali e la tutela di condizioni di equità tra le imprese con l’obiettivo di creare un ecosistema orientato soprattutto alla qualità del servizio e dell’accoglienza.”
A proposito del ripristino dei parametri pre-covid del suolo pubblico, riferito soprattutto ai tavolini esterni alle attività, la posizione di Confesercenti verte su un ritorno graduale alla normalità, evitando scelte radicali che mal si conciliano con la qualità e il servizio ai clienti. Ne deriva, altresì, la consapevolezza che ogni metro quadrato concesso in più, rispetto al piano del commercio vigente, durante il periodo di restrizioni e per garantire le distanze di sicurezza, possa nel momento della fine delle restrizioni dell’emergenza pandemia, tradursi in un inaccettabile situazione permanente di concorrenza sleale nei confronti di chi davanti al proprio locale quei tavolini non li ha potuti e non li può mettere. Confesercenti ha quindi rinnovato la disponibilità all’amministrazione comunale per partecipare attivamente alla stesura di un nuovo piano commerciale in cui in modo condiviso, si trovino soluzioni eque e incentivanti che evitino situazioni di disagio e l’omologazione con la perdita di identità del centro storico. L’invasione non ponderata e indiscriminata di tavolini rischia, soprattutto nel periodo di maggior afflusso, di essere un boomerang in cui la qualità del servizio è la prima a farne le spese.
Situazioni che collegate a problemi di viabilità e di vivibilità della città, potrebbero compromettere l’immagine indelebile di una vera città turistica che i visitatori dovrebbero conservare nel tempo. Inoltre è opportuno garantire spazi vivibili anche agli altri comparti del commercio evitando di far scomparire ulteriormente dall’offerta commerciale le attività diverse da bar e ristoranti che dovrebbero essere a supporto e trainanti dell’offerta e non l’unico riferimento.
A proposito di questo tema, Confesercenti Sardegna in collaborazione con l’Università di Sassari ha presentato nei giorni scorsi uno studio in cui con la professionale ricerca del Prof. Domenico D’Orsogna, ha evidenziato la possibilità di soluzioni alternative alla situazione attuale in cui le amministrazioni comunali impossibilitate ed inermi, sono costrette all’inoperosità a causa di norme europee e nazionali. Lo studio verrà prossimamente presentato in commissione Attività produttive della regione Sardegna per la proposta di stesura di una nuova legge sul commercio a supporto delle amministrazioni e delle imprese prendendo come riferimento soluzioni già adottate e in vigore in città come Firenze, Bologna e Venezia.