Attentato incendiario in centro: incitamento all’odio sul web
Riportiamo di seguito le parole dell'assessore all'Urbanistica del comune di Alghero, pronto accettare le critiche sull’operato di chi amministra, ma non disposto, giustamente, a lasciar passare affermazioni che possano mettere a repentaglio la sua incolumità e quella della sua famiglia.
Il web è sempre più spesso il palcoscenico sul quale i cosiddetti ‘leoni da tastiera’ amano esibirsi diffondendo odio. Gli haters, ovvero ‘odiatori’, sono coloro che nella rete, ed in particolare sui social, si rendono autori di atti di odio, disprezzo e critiche nei confronti di personaggi famosi o comunque di persone poste sotto i riflettori dei media. Riversare rabbia sugli altri attraverso il web crea negli haters un distacco dalla realtà che dà loro l’illusione dell’impunità, come se ciò che si scrive nel web fosse ‘irreale’.
Emiliano Piras, assessore all’Urbanistica, Viabilità e Traffico del Comune di Alghero, non credeva ai suoi occhi dopo aver letto quanto scritto da un cittadino che ieri, commentando l’articolo di una testata locale sull’attentato incendiario avvenuto nel centro città (LEGGI), si augurava che il veicolo coinvolto appartenesse all’esponente della giunta Conoci. Riportiamo di seguito le parole dell’assessore, pronto accettare le critiche sull’operato di chi amministra, ma non disposto, giustamente, a lasciar passare affermazioni che possano mettere a repentaglio la sua incolumità e quella della sua famiglia.
Ho atteso tutta la notte, perché si sa la notte generalmente si dice porti consiglio, prima di pubblicare lo screenshot di questo commento fatto a margine di un articolo di un quotidiano online, relativo al fatto increscioso e violento verificatosi ad Alghero ieri pomeriggio. Pensavo che l’autore, anche dopo che gli è stato fatto notare il tenore e la gravità di ciò che scriveva, avesse in qualche modo riparato a ciò che, forse dettato da un impulso incontrollato, aveva pubblicato. Stamattina con molto stupore ho dovuto invece constatare che, probabilmente, il suo non è stato un gesto solo impulsivo, ma forse consapevole. Credo che le eventuali critiche sull’operato di chi amministra una città sia legittimo da parte di un cittadino, che però se si espone deve anche sapere di cosa si sta parlando; con questo non mi voglio lavare delle responsabilità di come in questo momento si trovano le nostre strade per via degli innumerevoli cantieri in corso, questa è stata la sua “debole” giustificazione, nonostante non sia di mia stretta competenza, ma sarebbe stato ugualmente grave se il commento fosse stato rivolto al mio collega assessore ai Lavori Pubblici; ma l’argomento da focalizzare non mi pare debba essere questo, che voleva essere solo un inciso. Istigare all’ odio e alla violenza pubblicamente, come in questo caso, non mi pare che possa trovare giustificazioni per nessun motivo… sono molto amareggiato poiché pensare di poter scrivere liberamente e con leggerezza qualsiasi follia ti passi per la testa sia davvero pericoloso. I social network danno giustamente la possibilità a tutti di esprimersi, entro però un certo limite, perché siccome gli interlocutori possono essere i più disparati, con certe affermazioni si può mettere a repentaglio anche l’incolumità di persone che non si conoscono nemmeno, che magari hanno dietro una famiglia e dei figli, o che magari possono avere una sensibilità che chi scrive dietro una tastiera non conosce. Ad essere onesto sono molto combattuto su come affrontare questo fatto , perché se da un lato posso capire che chi scrive può avere anche qualche sua personale ragione recondita; dall’altro sono molto preoccupato per la deriva che può assumere l’impunità di questi gesti.