Alghero DOC Weekend: un evento speciale dedicato ai vini di Alghero
Il Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc insieme al Consorzio Turistico Riviera del Corallo Alghero con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e il patrocinio del Comune di Alghero ha scelto di organizzare l’Alghero Doc Weekend, una tre giorni unica e intensa per raccontare, raccontarsi e ascoltare i produttori e il territorio.
Alghero. O Alguer. La città adagiata sul mare conosciuta nel mondo per i motivi più disparati: la bellezza del suo mare, la vivacità della sua storia, gli splendori naturali, le bontà gastronomiche. Nell’elenco però non bisogna dimenticare il mare di vigne che avvolge l’Alguer e che oggi più che mai ne fa una meta privilegiata per il turismo enogastronomico, vero volano dell’economia italiana. Per riflettere sull’importanza di questo grande tesoro di proprietà di Alghero e degli algheresi (ma non solo) il Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc insieme al Consorzio Turistico Riviera del Corallo Alghero con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e il patrocinio del Comune di Alghero ha scelto di organizzare l’Alghero Doc Weekend, una tre giorni unica e intensa per raccontare, raccontarsi e ascoltare i produttori e il territorio. Partner del progetto di promozione territoriale integrata anche la Fondazione Alghero, Ipsar Alghero, Confcommercio-Fipe, Centro Commerciale Naturale “Al Centro Storico”.
L’evento avrà luogo ad Alghero dal 6 all’8 maggio 2022 e toccherà diversi angoli e territori della città. Si partirà con una piccola anteprima il 5 maggio 2022, con l’inaugurazione del press tour dedicato alla stampa nazionale. Il 6 maggio si apriranno ufficialmente le danze alle 17:30 con il Friday Wine Tour nel Centro Storico: degustazione itinerante che porterà a conoscere vini del territorio e bellezze architettoniche della città con l’accompagnamento del Coro Lo Frontuni e della Six Brass Band. Alle 19:00 sarà poi la volta della Masterclass Alghero Doc ospitata dall’Istituto Alberghiero IPSAR di Alghero: in degustazione 5 etichette di punta del terroir.
Durante il weekend in una selezione di bar, locali e ristoranti verranno proposti menù a tema con abbinamenti d’eccezione con l’Alghero Doc. Il 7 maggio il programma si amplia con lo splendido Wine Bus Tour: due gli itinerari che toccheranno tutte le cantine aderenti all’iniziativa (Azienda Agricola Ledà, Cantina Santa Maria La Palma, Gabriele Palmas, Sella e Mosca, Tenute Delogu). Alle 10:30 presso la Sala Convegni della Fondazione Alghero, il Workshop – Un turismo Doc: per gli addetti ai lavori, si rifletterà sulle prospettive di sviluppo del settore. Alle 17:30 appuntamento con il Saturday Wine Tour, animato dal Coro Villassunta Baratz e dalla Crazy Ramblers Hot Jazz Orchestra. L’8 maggio torna invece, in chiusura dell’evento, il Wine Bus tour con due itinerari inediti.
Il Consorzio. Il Consorzio di Tutela dei Vini di Alghero nasce nel 2007 per promuovere e tutelare la DOC “Alghero”, il cui disciplinare è stato approvato nel 1995. La storia del Consorzio ha però radici molto più lontane ed è strettamente intrecciato alla meravigliosa storia della Sardegna. Nella Nurra Algherese, il territorio che si estende nel nord ovest della Sardegna e che è interessato dalla DOC, la coltivazione della vite ha infatti una storia millenaria (gli studi più recenti datano la coltivazione della vite a più di 3000 anni fa) e ha dato origine negli anni a vini con una forte caratterizzazione e di particolare pregio. Nel corso dei secoli giunsero poi sull’isola popoli diversi che contribuirono non solo ad ampliare la varietà di vitigni presenti nel territorio, ma anche e soprattutto a introdurre nuove pratiche di coltivazione e tecniche di produzione e conservazione del vino.
Il know-how tramandato per generazioni, unito alla peculiarità del territorio e alla coltivazione di vitigni rari e autoctoni come il Torbato o il Cagnulari, ha portato alla creazione di diverse aziende vitivinicole che hanno reso possibile la valorizzazione e la distribuzione in Italia e all’estero dei vini prodotti nel territorio di Alghero e del sassarese. Questo portò, in tempi più recenti, ad avviare la richiesta per il riconoscimento di una Denominazione di Origine Controllata “Alghero”, il cui disciplinare è stato approvato dal MIPAAF nel 1995 e successivamente integrato sino all’attuale stesura.
A tutela di questa denominazione che nacque poi il Consorzio, che riunisce attualmente la quasi totalità delle aziende che rivendicano la denominazione “Alghero” e che hanno sede – oltre che nei territori della città di origine catalana – anche nei comuni di Ittiri, Olmedo, Ossi, Tissi, Usini, Uri e in parte di quello di Sassari.