Terapia e limiti terapeutici nel dolore cronico, convegno ad Alghero
Al Quartè Sayal con il patrocinio dell’Aou di Sassari si svolgerà il sesto convegno tematico su una patologia che richiede interventi multidisciplinari
Si parlerà di terapia e limiti terapeutici nel dolore cronico al convegno in programma sabato 7 maggio al Quarté Sayàl di Alghero. Una giornata intera, a partire dalle ore 9, durante la quale gli specialisti del settore apriranno a un confronto multidisciplinare, con un focus su alcune novità terapeutiche nel trattamento del dolore cronico.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha identificato il dolore cronico come uno dei maggiori problemi mondiali di salute pubblica ed è stato riconosciuto come una vera e propria patologia in sé per le conseguenze invalidanti che comporta per la persona che ne soffre, dal punto di vista fisico, psichico e socio-relazionale. Può compromettere qualsiasi attività quotidiana, generando depressione, senso di sfiducia e malessere generale.
Il dolore cronico interessa tutte le fasce d’età con una maggiore prevalenza nelle donne ed è, spesso, una delle cause principali di consultazione medica. In Italia interessa circa il 25 per cento della popolazione, per cui l’assistenza di questo aspetto clinico costituisce ormai una vera e propria priorità per il nostro sistema sanitario.
«È un dolore difficile da curare – afferma Rosario Chianese, referente dell’unità operativa di Terapia del dolore e cure palliative dell’Aou di Sassari e responsabile scientifico del corso – richiede un approccio globale e interventi terapeutici multidisciplinari che devono essere gestiti con elevato livello di competenza e specializzazione. Una sua gestione errata, o del tutto assente, crea conseguenze fisiche, psicologiche e sociali molto rilevanti».
In Italia, il sistema sanitario nazionale spende circa 11 miliardi di euro all’anno per la gestione dei pazienti con dolore cronico. La prevenzione, la corretta diagnosi e il trattamento adeguato del dolore cronico diventano un imperativo deontologico e un dovere morale del medico ma anche un problema economico e sociosanitario, oltre che un obbligo di legge.
«Il dolore cronico è di per sé una malattia – aggiunge Chianese – ed è cronico non perché perdura da un lasso di tempo importante, ma perché spesso la causa che lo genera non è risolvibile, mentre persiste la sindrome dolorosa. Ecco perché una delle priorità è il sostegno alla formazione specifica dei professionisti chiamati ad operare nella rete assistenziale».
Gli esperti si confronteranno anche sull’utilizzo dei farmaci oppioidi nel trattamento del dolore cronico e sull’impiego della cannabis medica. Tra i temi anche la neurostimolazione elettrica, la neuromodulazione farmacologica, la neuroablazione e l’ozono-terapia.
Al tavolo dei relatori si siederanno esperti dell’Aou di Sassari, dell’Asl sassarese, del Ao Brotzu quindi esperti provenienti dallo Ieo, dall’Istituto Mario Negri di Milano, dalla IRCCS Fondazione Pascale di Napoli e dall’Università della Campania “L. Vanvitelli” di Napoli.
Il corso, accreditato per 8 crediti formativi, sarà aperto a un massimo di 100 partecipanti tra medici chirurghi, internisti, oncologi, medici di famiglia, psicologi, fisioterapisti e infermieri.
Il convegno è realizzato dall’unità operativa di Terapia del dolore e cure palliative, con il patrocinio dell’Aou di Sassari, e con la collaborazione di MC Relazioni pubbliche.