Mega impianto offshore, la protesta del Sindaco di Alghero
Il Sindaco di Alghero Mario Conoci, con una lettera aperta, esprime fortissima preoccupazione per il la richiesta di concessione demaniale per la realizzazione di un impianto eolico offshore tra Capo Marrargiu e Capo Mannu nel mare di Sardegna – con arrivo a terra nel porto di Alghero
Il Sindaco di Alghero Mario Conoci, con una lettera aperta, esprime fortissima preoccupazione per il la richiesta di concessione demaniale per la realizzazione di un impianto eolico offshore tra Capo Marrargiu e Capo Mannu nel mare di Sardegna – con arrivo a terra nel porto di Alghero – da parte della Società “Acciona Energia Global Italia srl”. La società ha infatti chiesto bel 326 ettari di mare nel suddetto specchio acqueo per la realizzazione di un mega impianto per produrre energia elettrica dal vento. Di questo ne ha dato notizia la Capitaneria di Porto di Porto Torres, con una nota diramata a fine Giugno. L’avviso dà anche notizia che, a far data dal 27 giugno 2002 e fino al 27 luglio 2022, sarà possibile presentare osservazioni/opposizioni a detta iniziativa.
“Il Comune, attraverso tutte le proprie figure istituzionali e tecniche, sta valutando e analizzando l’iniziativa proposta, ma è doveroso segnalare – rileva Mario Conoci – come questa stagione si stia sempre più caratterizzando come il tempo delle espropriazioni delle rappresentanze popolari. Non a caso, infatti, anche il Comune di Alghero viene a sapere di iniziative così rilevanti solo attraverso un formale “AVVISO” di pubblicazione diramata da un ufficio dello Stato. Ovvero, nessuna verifica è stata fatta dal decisore statale circa la disponibilità della comunità locale a farsi carico degli esiti di un progetto, proposto da un soggetto privato, così impattante sul territorio, sulla propria economia e sulla gente che in questo territorio vive ed opera”.
“È scandaloso e offensivo ricevere un progetto, che per quanto riguarda Alghero, comprende mare e terra, col passaggio di un cavo ad alta tensione sui fondali vicini alla città e poi lo stesso cavo addirittura nel porto e nel cuore del centro storico per proseguire sul lungomare Garibaldi e in uno dei più popolosi quartieri cittadini come La Pietraia, senza che nessuno dei proponenti privati e dei riceventi pubblici abbia avuto il buon senso, per non dire la decenza, di discuterne con la comunità algherese” avverte il Sindaco. “Decidono di sventrare la città come nulla fosse. Vorrebbero fare i padroni in casa d’altri nel nome della sostenibilità e della modernità dietro la quale si celano profitti enormi, senza nemmeno discutere e far capire quali vantaggi e utilità avrebbe la nostra comunità e la Sardegna a fronte dei sicuri svantaggi che ne deriveranno in termini di stravolgimento della città, di compromissione permanente dei luoghi e di vincoli trentennali che ne derivano. Nessuno con un po’ di buon senso si opporrebbe pregiudizialmente a fonti energetiche alternative, ma, altrettanto, nessuno può essere disposto a veder la propria città e il proprio territorio trattato come una colonia della quale disporre a proprio piacimento. Come è necessario in questi casi, bisogna rifare i conti, perché quando questi sono sbagliati (e in questo caso si son fatti i conti senza l’oste, cioè il popolo sardo), è necessario rifarli”.