Insularità in Costituzione, l’isola vince una lunga battaglia
Alla Camera è passato in via definitiva il superamento dello svantaggio insulare: 412 favorevoli su 413 presenti in aula. Le parole della deputa Paola Deiana e del consigliere regionale Marco Tedde
La Camera ha approvato, in seconda e definitiva lettura, l’inserimento del principio di insularità in Costituzione al fine di aggiungere all’articolo 119 un nuovo comma: “La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”. Si tratta di un risultato storico per il quale la Sardegna si batteva da anni. L’obbiettivo è quello di mettere tutte le regioni italiane sullo stesso piano, garantendo le stesse opportunità.
“Abbiamo votato sì al riconoscimento del principio di insularità in costituzione. La crisi di governo, lo scioglimento delle camere e le elezioni politiche del prossimo 25 settembre non ci hanno distolto l’attenzione dalle priorità e dai problemi urgenti. Con lo sguardo rivolto al futuro abbiamo approvato una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare che consentirà a Sardegna e Sicilia di superare le difficoltà e gli svantaggi legate all’essere isole. un voto storico, che ci unisce. Una battaglia che dopo lunghi anni vede finalmente la giusta conclusione”. Ha commentato, subito dopo il voto, della deputata di Insieme per il Futuro Paola Deiana.
“La grande iniziativa trasversale promossa dal compianto Roberto Frongia e proseguita da Michele Cossa è approdata in Costituzione col coinvolgimento di tutte le forze politiche (dal centro sinistra al centro destra), del mondo delle imprese, dei giuristi e degli intellettuali. Da oggi “La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”. Ma occorre riempire questo principio di contenuti concreti, per dare consistenza e perimetro politico e di azione ad un impegno pluriennale”. dichiara il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commentando la modifica dell’art. 119 della costituzione oggi definitivamente decisa dal Parlamento.
Secondo l’esponente di maggioranza oggi lo Stato riconosce le difficoltà e le peculiarità delle isole derivanti dalla condizione geografica, ma occorre lavorare per riempire di contenuti questi innegabili principi, colmando lo svantaggio insulare che secondo alcuni studiosi pesa per la Sardegna circa 9 miliardi di euro l’anno, pari a 5.700 euro procapite. “Ora in tempi brevi bisogna proporre misure ed incentivi che rendano concreto il principio di insularità nei trasporti e nei collegamenti, nella energia e nel sistema delle infrastrutture -sottolinea Tedde-. Anche brandendo le prerogative previste dal nostro Statuto e confrontandosi se occorre a muso duro col Governo. Prendiamo “il toro per le corna”, apriamo un confronto serrato con categorie produttive e sindacati e facciamo in tempi brevissimi proposte allo Stato. Ma evitiamo di usare questi temi in chiave di propaganda elettorale – conclude”.