Yacht sugli scogli a largo di Porto Cervo, un morto e quattro feriti
Da accertare se, tra le cause dell’impatto, abbia influito la velocità
Nella serata di ieri 31 luglio, alle ore 20:50, la Sala operativa della Capitaneria di porto di Olbia ha ricevuto una richiesta d’aiuto da parte dell’imbarcazione “Amore” di bandiera italiana (iscritta a Monfalcone) la quale, con 7 persone a bordo, imbarcava acqua dopo aver urtato gli scogli nei pressi dell’isolotto “Li Nibani” nei pressi di Porto Cervo, riportando ingenti danni tali da comprometterne il galleggiamento.
Il Comandante dell’unità ha richiesto immediata assistenza per la presenza di feriti a bordo ed a seguito di un ingente imbarco d’acqua. Tra le prime ad intervenire, l’unità “Sweet Dragon”, presente nei pressi del luogo del sinistro, la quale provvedeva al trasbordo dei feriti. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dalla sala operativa della Direzione Marittima del Nord Sardegna, al Comando del Capitano di Vascello Giovanni Canu, che, oltre ad ordinare l’immediato intervento dell’unità, ha disposto l’invio in zona delle imbarcazioni 894 da Olbia e 306 da La Maddalena, coordinando inoltre l’intervento del 118.
A nulla, tuttavia, sono serviti i tentativi di rianimare l’armatore sessantatreenne di nazionalità britannica, soccorso in stato di incoscienza da un’unità di bandiera maltese presente in zona. Per l’uomo sono incorso di accertamento le cause del decesso. Delle altre persone a bordo, quattro sono state trasportate presso l’ospedale di Olbia, due ricoverate con codice rosso e due con codice giallo. Sulla dinamica dell’incidente sta indagando la Procura di Tempio Pausania, che ha disposto il sequestro dell’imbarcazione, nel frattempo rimorchiato presso il porto di Porto Cervo, anche al fine di scongiurare il possibile affondamento dell’unità e le ricadute di natura ambientali. Da accertare se, tra le cause dell’impatto, abbia influito la velocità ed il tentativo di evitare altre unità presenti in zona.