Tanchis: esperimento con la sinistra radicale fallito

Tra i 6 “disobbedienti ” che hanno voltato le spalle al sindaco firmando le proprie dimissioni per mettere fine al governo Lubrano non era presente Gavino Tanchis che oggi, alle domande della stampa non si è tirato indietro ma anzi ha ribadito la sua ferma posizione. “Io sono stato tra coloro che hanno cercato di salvare la coalizione per quanto sin dall’inizio una maggioranza allargata alla sinistra radicale non era certamente nei miei pensieri. Ma ho fatto questa esperienza, con i risvolti ormai ben chiari a tutti. Oggi come oggi sono convinto che il mio partito, dentro il quale mi identifico, debba esserci un apertura diversa  ai moderati lasciando alle spalle una condivisione impossibile con le forze di estrema sinistra. Mi ricandido poichè sento il dovere di farlo a patto che il Partito democratico si apra a fronti moderati”. Questo in sunto le dichiarazioni del consigliere Tanchis che non si è scomposto dando credito a commenti a caldo sulla situazione del pd ma ha cercato di ribadire il percorso che ha voluto fare consapevole delle manchevolezze del sindaco. ” Lubrano ha i sui limiti politici, questo è emerso in più situazioni,e non è riuscito ad instaurare un dialogo forte con i suoi alleati creando spaccature senza più rimedio.Due erano le cose da fare: o aiutarlo o chiudergli la porta in faccia. Io ho provato ad aiutarlo fino alla fine ma era evidente che la volontà generale era quella di mandarlo a casa”. Tanchis intende dunque sminuire i toni di polemica sulle responsabilità di uno o dell’altro, cercando di creare un clima di responsabilità. “Auspico, dice ancora, che non ci siano le solite prese di posizione o accuse sterili su chi ha fatto o non ha fatto, che il nostro partito, da classe dirigente quale siamo, si sieda a tavolino e ricucisca un programma di governo unitario e solido quale si erano proposti all’inizio”. E alle accuse del compagno Enrico Daga, di aver agito secondo logiche di potere, sottolinea che l’unico incarico senza portafoglio nel cda del parco, non è mai stato uno strumento di potere. “Dalle polemiche sterili, conclude Tanchis- è meglio starna alla larga”.

7 Novembre 2013