“Il caro energia e i ritardi della Regione nei pagamenti affondano i Consorzi di bonifica”
Anbi Sardegna convoca un vertice a Oristano con le organizzazioni di categoria.
Costi triplicati per l’energia elettrica e forti ritardi, da parte della Regione, nei pagamenti. Il caro-bolletta a carico dei Consorzi di bonifica sta assumendo dimensioni insostenibili e a questo si aggiungono le difficoltà per gli enti consortili di far quadrare i bilanci, dovendo anticipare enormi somme che poi non vengono restituite in tempi celeri.
Se ne è discusso a Oristano, in un vertice convocato da Gavino Zirattu, il presidente di Anbi Sardegna, l’associazione che tutela e rappresenta i 7 Consorzi di bonifica dell’Isola, insieme ai direttori e ai presidenti degli enti consortili e alle organizzazione di categoria, Coldiretti, Cia e Confagricoltura.
Le criticità investono l’intero comparto e su questa partita il mondo delle campagne è deciso a agire compatto.
“E’ una situazione gravissima – ha confermato Zirattu – figlia di una legge regionale del 2008 che impone ai Consorzi di anticipare le spese”.
Proprio a Oristano uno degli esempi più eclatanti: il Consorzio è creditore nei confronti della Regione Sardegna di circa 12milioni di euro. Una cifra enorme.
“Ci siamo dovuti rivolgere alle banche, – ha fatto sapere il presidente Carlo Corrias – ma questo significherà dover sborsare due milioni di euro di interessi”.
I costi della gestione ordinaria vengono suddivisi tra i consorziati. E’ evidente il rischio di un aumento delle quote per far fronte alle bollette triplicate nel giro di un anno, con conseguenze scontate sui bilanci e sul costo finale dei prodotti agricoli.
“A Oristano consumiamo 30milioni di Kw/h ogni anno e siamo responsabili della sicurezza idrogeologica, – ha proseguito Corrias – se fermiamo le idrovore il territorio finisce sott’acqua”. Il problema non è certo nuovo. Anbi Sardegna lo aveva portato all’attenzione della politica regionale anche di recente, in occasione di un meeting organizzato a Cagliari lo scorso luglio.
L’assessore alla Programmazione Giuseppe Fasolino si era impegnato per cercare di risolvere. “La sua promessa, che confidiamo verrà mantenuta, tarda a concretizzarsi a causa dei ritardi sulla discussione dell’Omnibus – ha commentato Zirattu – rinviato, come tutta l’attività politica, a dopo le elezioni>. Francesco Erbì, presidente della Cia ha tenuto a precisare come <le difficoltà dei consorzi sono anche quelle degli agricoltori”.
Per il presidente di Confagricoltura, Paolo Mele, si tratta infatti di un problema sociale. “Non è pensabile che, siccome la Regione non paga, debbano farlo le imprese agricole”. Dalla Coldiretti, con Luca Saba, è arrivata la proposta di un nuovo incontro con la parte politica, non prima di aver risolto l’emergenza, cioè la restituzione delle somme anticipate dai Consorzi di bonifica per l’energia elettrica.
“E’ un problema che va affrontato una volta per tutte e noi lo stiamo facendo – ha concluso Gavino Zirattu – siamo stanchi di elemosinare quanto ci spetta e non ha senso compiere due passaggi per ottenere delle risorse che potrebbero invece essere direttamente erogate ai Consorzi”. Gli oneri per le bollette potrebbero essere abbattuti consentendo ai Consorzi di autoprodurre l’energia necessaria per tutti i compiti d’istituto, sfruttando al massimo le opportunità che l’innovazione tecnologica oggi permette con gli impianti idroelettrici nei nostri invasi e l’utilizzo delle energie rinnovabili.