I comitati di borgata dicono “no” alle Linee guida del Parco
Ieri sera un incontro. "E' stato ritenuto assolutamente inaccettabile che siano il risultato di un percorso dal quale sono state volontariamente escluse le Associazioni che rappresentano il territorio e i suoi abitanti e gli imprenditori locali"
Nella serata di lunedì 3 ottobre si è tenuta, presso la sede del Comitato di Borgata Sa Segada-Tancafarrà, una prima riunione di coordinamento tra presidenti dei Comitati dell’Agro. In attesa di un incontro più esteso tra tutti i Comitati rappresentativi delle comunità residenti fuori dall’area urbana, i rappresentanti di Sa Segada-Tancafarrà, Maristella, Santa Maria La Palma e Fertilia-Arenosu, hanno dato il via ad un percorso atto a definire rapidamente una linea comune nei rapporti con l’Amministrazione comunale e con l’Ente Parco.
“Dall’incontro è scaturito un primo risultato importante, e cioè una forte coesione e capacità di coordinazione tra le diverse realtà dell’Agro. Posizione ufficiale dei Comitati è il completo rigetto delle linee guida presentate dall’Ente Parco e portate in Commissione Consiliare, in quanto è stato ritenuto assolutamente inaccettabile che queste siano il risultato di un percorso dal quale sono state volontariamente escluse le Associazioni che rappresentano il territorio e i suoi abitanti e gli imprenditori locali” si legge in una nota.
“Si tratta delle stesse linee-guida, con un’impaginazione diversa, che erano già state presentate circa un decennio fa ed erano state contestate per gli stessi identici motivi.
In dieci anni, quindi, nessuna amministrazione è riuscita ad avviare un percorso di dialogo e fattiva partecipazione con i Comitati, cercando di imporre visioni autoreferenziali di un territorio che ben poco conoscono. Da sottolineare che sul programma elettorale messo a punto da tutta la cordata di centro-destra, al riconoscimento dei Comitati e al loro coinvolgimento, era dedicato un intero articolo” concludono i presidenti dei comitati Antonio Zidda, Tonina Desogos, Amabile Simbula e Luca Rondoni.