Nurgahe Irru: risolto il mistero della vasca di raccolta del pozzo sacro

Un sopralluogo compiuto in mattinata da alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza del Comune di Nulvi, fra cui il vice sindaco Barbara Nardecchia e il consigliere Simonetta Muretti, ha consentito di ritrovare capovolta la vasca di raccolta del pozzo sacro di Nuraghe Irru, prezioso e antico reperto che si pensava rubato e che anche la soprintendenza dava per scomparso sin dal 2003.

Il pozzo sacro di Nuraghe Irru, uno dei siti archeologici di maggiore e rilevante importanza del territorio di Nulvi, dell’Anglona e dell’intera Sardegna, era recentemente tornato alla ribalta delle cronache in seguito al mistero legato alla presunta scomparsa della sopracitata vasca di raccolta. La stessa Soprintendenza, contatta dall’Amministrazione comunale nulvese, aveva dato per scomparso l’ingombrante e prezioso reperto, facendo appunto risalire la sua sparizione a diversi anni prima.

E invece il mistero è stato risolto, la vasca di raccolta del pozzo sacro di nuraghe Irru è stata riscoperta e ritrovata, capovolta, nelle vicinanze del luogo da cui si pensava potesse essere stato trafugato. Il tutto è però chiaro segno di incuria e disinteresse da parte di tutti, nessuno escluso, cui si aggiunge lo scarso livello di rispetto da parte dell’utenza, locale e non, note dolente di una vicenda dal lieto finale ma colorata di nero noir. Occasione utile però al veicolare un importante messaggio che il Comune di Nulvi recapita direttamente agli organi preposti: i beni archeologici, bene comune da preservare e valorizzare, sono patrimonio di cui tutti possono fruire e di cui tutti devono sentirsi responsabili in egual misura.

8 Novembre 2013