Omicidio di Speranza, sentenza a metà novembre
Il legale di Massimiliano Farci ha chiesto l'assoluzione per il suo assistito
Battute finali del processo per l’omicidio di Speranza Ponti, avvenuto nel dicembre 2019. L’avvocato Daniele Solinas, legale di Massimiliano Farci, ha chiesto alla Corte d’Assise l’assoluzione del suo assistito da tutte le accuse. Per il difensore mancherebbe il movente e sarebbero tante le incongruenze.
Come il fatto che il telefono della vittima fosse rimasto agganciato alla rete internet per quasi tre ore, la notte fra il 5 e il 6 dicembre 2019, da 5 minuti prima della mezzanotte fino a circa le 3 del mattino, quindi con Speranza già morta secondo la tesi dell’accusa. E a quell’ora Farci aveva già fatto rientro in carcere, quindi non poteva avere con sè il cellulare della compagna.
Per Solinas, inoltre, il suo assistito non aveva un movente per uccidere la compagna: non c’erano motivi economici e non c’era un motivo passionale. Il 15 novembre prossimo la Corte ascolterà le controrepliche dei pm e poi emetterà la sentenza. Proprio i pubblici ministeri hanno chiesto per Farci il massimo della pena, l’ergastolo, più 18 mesi di isolamento diurno.