Settembre da record nelle strutture alberghiere
I dati di Federalberghi - Confcommercio confermano l'andamento positivo della stagione
Il mese di settembre è quello che chiude la stagione delle rilevazioni relative alle occupazioni camere e letti nelle strutture alberghiere iscritte all’Associazione di Categoria Federalberghi-Confcommercio, aggregazione d’imprese che raccoglie 95 attività su 110 totali operanti in provincia, visto che, nel mese di ottobre, molte di queste lavorano per una frazione di mese.
Questa volta, il Centro Studi di Via Pascoli a Sassari ha campionato 4.120 posti letto giornalieri, quindi 123.600 mensili, grazie al consueto ampio campione di alberghi che hanno partecipato alla rilevazione.
Dall’analisi, si evince che 8.508 sono stati gli arrivi da mercato Italia e 15.342 da mercato internazionale, 23.754 le presenze italiane (soggiorno medio 2,79 giorni) e 51.799 straniere (soggiorno medio 3,37 giorni).
L’indice di riempimento camere, per l’intera area provinciale, è stato pari al 82,51% del totale, rispetto al 76,30% dello stesso dato del 2019. Una crescita di oltre sei punti percentuali, che conferma l’ottimo trend stagionale anche nel suo mese conclusivo.
Su Alghero, l’indice di riempimento è sopra media e traina il dato anche su base provinciale, fermando l’asticella ad un soddisfacente 85,86%, contro 82,21% del 2019.
Molto bene anche il resto dell’area provinciale (Sassari, Stintino, Valledoria, Castelsardo e aree interne), che passa dal 66,95% del 2019 al 72,85% del 2022 e che guadagna quasi sei punti di crescita occupazionale.
“Un rimbalzo significativo e per certi versi imprevisto – commenta il Presidente della Federalberghi Confcommercio Provincia di Sassari, Stefano Visconti – che ci riporta, migliorandoli significativamente, agli indici occupazionali del 2019, dopo due anni difficilissimi dai quali è ancora difficile riprendersi”.
Effettivamente, anche nella percezione dei non addetti ai lavori, opinione diffusa è quella che racconta di località turistiche di nuovo animate dal fenomeno turistico, con tante persone in spiaggia e nei centri abitati, con i benefici correlati ed evidentemente anche con gli effetti collaterali meno gradevoli che tanta massa può generare.
“Ascoltando l’esperienza dei nostri ospiti che raccontano la loro vacanza e a volte esprimono nero su bianco nelle loro recensioni, emergono dei punti critici sui quali è bene lavorare, tanto sullo stato generale delle strutture ricettive (in alcuni casi emerge un indice di vetustà dei fabbricati e dei loro contenuti eccessivo), quanto sullo stato di decoro delle località turistiche, soprattutto nel mese di agosto.
Quest’ultimo rilievo è facile da capire, visto che l’aumentata pressione antropica eccessivamente concentrata in quel mese rende difficoltose le operazioni di pulizia di tutti i centri turistici della Provincia.
Relativamente al primo, in assenza di strumento urbanistico che permetta di adeguare gli involucri esistenti alle rinnovate richieste di mercato, soprattutto nella fascia dei 300 metri dal mare, sarà difficile che gli imprenditori possano rendere sostenibili i propri investimenti in migliorie.”
Porti e aeroporti hanno anch’essi esondato gli arrivi del 2019, e questo fatto si lega evidentemente alle ottime performance produttive del comparto turistico.
“Un territorio con sistema infrastrutturale forte è forte anch’esso. La sua economia può pensare di crescere, espandersi e prosperare. Purtroppo, la Sardegna per grado di infrastrutturazione si trova al 177esimo posto su 244 regioni europee post-Brexit. Compensa questa carenza con un grado di fascino del proprio Sistema Ambientale che le permette ancora di competere tra le destinazioni turistiche ambite dal mercato.”
Infine, conclude il Presidente della Federalberghi-Confcommercio, una nota sull’aeroporto del territorio, il Riviera del Corallo. “Dopo anni difficili caratterizzati dal flagello Covid, per effetto dei quali non sono state possibili crescite, quest’anno anche la Società di Gestione Aeroportuale è riuscita ad inanellare successi, mese su mese, che hanno portato ad una crescita rilevante degli arrivi, col ritorno prepotente del mercato internazionale. Crescita di cui hanno beneficiato tutte le attività produttive. Crescita che andrà sostenuta anche dal mondo economico e produttivo, attraverso meccanismi che sono allo studio, perché un aeroporto forte rende forte il suo territorio.”