Sanità: Christian Mulas denuncia la situazione in Dialisi
"Manca il medico reperibile e circa 70 pazienti in carico al servizio in caso d’urgenza saranno costretti a recarsi presso il centro dialisi di Sassari"
“Mentre la direzione Asl continua a giocare con gli atti aziendali e continuano a fare annunci e passerelle, la sanità algherese e i cittadini vivono un continuo clima di incertezza sanitaria. Fino a ieri erano coinvolti nel totale assoluto del precariato socio sanitario i reparti del Pronto Soccorso, la Chirurgia, Urologia e la farmacia dell’Ospedale Marino, oggi è finito nell’oblio il centro dialisi”. A denunciarlo è il presidente della commissione sanità e consigliere comunale dell’Udc, Christian Mulas.
“Situazione preoccupante nel reparto dialisi, manca il medico reperibile, e circa 70 pazienti in carico al servizio in caso d’urgenza saranno costretti a recarsi presso il centro dialisi di Sassari. Nel territorio di Alghero ci sono diversi pazienti in trattamento emodialitico, circa 70 in dialisi peritoneale e si stima un potenziale di ingresso ulteriore di 250 MRC (malati renali cronici) in dialisi. Si può comprendere dunque l’importanza del servizio che deve prestare in termini di assistenza sempre più attenta alla patologia dei pazienti dializzati; da tempo le associazioni dei pazienti nefropatici e dializzati segnalano la mancanza di un medico reperibile al centro dialisi di Alghero, le difficoltà delle quali sono vittime con sempre più frequenza i disagi e le gravi carenze di organico dei servizio dialisi; di recente il reparto di nefrologia presso l’ospedale Civile di Alghero ha visto il pensionamento contemporaneamente di due medici che garantivano continuità al reparto dialisi. la mancanza di un medico reperibile comporta lo spostamento verso gli Ospedali di Sassari dei pazienti che hanno un urgenza di trattamento, indispensabile, essendo la dialisi una terapia fondamentale salva vita” prosegue Mulas.
“L’insufficienza renale cronica rappresenta una patologia che comporta spesso il ricorso al regime dialitico che, in assenza della possibilità di un trapianto d’organo, incide significativamente per lunghissimi anni sulla qualità esistenziale del paziente, spesso impegnando nella gestione l’intero nucleo familiare. La Sardegna è ai primi posti in Italia per numero di cittadini con insufficienza renale cronica, una patologia che condiziona fortemente la qualità della vita, soprattutto nello stadio avanzato della malattia – ricorda il presidente della commissione sanità – nell’Isola operano oltre trenta centri di nefrologia e dialisi che svolgono attività di diagnosi e trattamento delle malattie renali. Oltre alle prestazioni dialitiche, quali emodialisi standard, emodiafiltrazioni, biofiltrazioni ed emofiltrazioni, in molti centri si effettuano ricerche e analisi sulle malattie correlate all’insufficienza renale e alla stessa dialisi (come le patologie ossee, le cardiopatie, il diabete e l’ipertensione arteriosa);i centri si occupano anche della successiva evoluzione delle malattie renali”.
“Per tale grave situazione che stanno vivendo i pazienti della dialisi di Alghero, sono necessarie opportune urgenti soluzioni per garantire il diritto alle cure e all’assistenza dei pazienti nefropatici del territorio che oggi vivono la precarietà e carenza strutturale di personale medico specializzato” conclude Mulas.