Alghero non deve fermarsi. Occorre programmare il Cap d’Any
I dati, consolidati negli anni, sul turismo ad Alghero dicono che i giorni del capodanno, naturalmente rispetto alle strutture aperte, sono in assoluto quelli con il maggior numero di presenze turistiche. Il Capodanno di Alghero rappresenta quindi, oltre che un evento promozionale fondamentale per la città, una vera boccata d’ossigeno per la nostra economia che non riguarda solo le strutture ricettive ma coinvolge molti altri comparti imprenditoriali. La salute delle nostre aziende significa naturalmente anche lavoro per molti algheresi e un reddito per tante famiglie.
In questo momento di assenza di sindaco e giunta è importante che i nostri imprenditori e gli operatori culturali non vengano lasciati soli, ma piuttosto vengano chiamati, insieme, dalla istituzione che ha il compito di farlo, ovvero la Fondazione Meta, per recuperare il tempo perduto e programmare rapidamente, eventi ed iniziative legate al prossimo periodo del Natale e del Capodanno. Certamente la fondazione ha al suo interno le professionalità e le esperienze adeguate per rispondere alle complesse esigenze organizzative che il “Cap d’Any” richiede, ma l’importante è che questo venga fatto insieme ai nostri imprenditori, alla Confcommercio, al
Consorzio Riviera del Corallo , ai centri commerciali naturali, alle associazioni culturali che collaborano e contribuiscono sempre in modo determinante alla buona riuscita degli eventi.
Preparare la città a questo importate periodo dell’anno che caratterizza, ormai da molti anni, Alghero come la città del “Capodanno di Sardegna” significa mantenere viva una tradizione consolidata e attrarre flussi turistici importanti. In questi anni di crisi, con la crescita del turismo interno, Alghero è diventa ancora una volta la meta preferita da parte di molti nostri conterranei e cagliaritani in particolare. Ma puntare su questo turismo significa comunque rendere la città attraente, con una organizzazione di eventi integrata a proposte e pacchetti turistici all’altezza della concorrenza di altre località, che ugualmente puntano a diventare meta per le feste di fine anno.
In questo momento che manca un regia politica, forse per fortuna, la città non può ne deve fermarsi ed ognuno deve continuare a svolgere il proprio ruolo; Fondazione Meta, imprenditori, associazioni culturali devono e possono rendere questa ultima parte dell’anno positiva per la nostra economia e per l’immagine della città. Allestire le luminarie, gli allestimenti urbani, gli eventi culturali, musicali e artistici in generale, insieme ai tradizionali fuochi di capodanno, con una programmazione che abbracci il periodo più lungo possibile così da legare il momento più proficuo per i nostri commercianti, com’è quello del Natale, con il periodo del capodanno, importante le nostre imprese ricettive, di ristorazione e di intrattenimento, significa integrare la redditività delle imprese per l’anno in corso e dare un impulso importante anche per il nuovo anno.
Alghero per fortuna, anche oltre quanto noi stessi siamo portati a credere, mantiene all’esterno l’immagine positiva di una città ricca di attrattive culturali, storiche e di eventi e rappresenta, dunque, per molti una meta ideale per trascorrere le vacanze, anche invernali. Tutto questo deve essere valorizzato e mantenuto vitale anche quest’anno attraverso una collaborazione possibilmente ancora più stretta fra tutti i soggetti che possono e hanno voglia di svolgere un ruolo attivo a favore della città.