Utenze TARI private e commerciali: censimento
Al via dal 13 febbraio il Censimento delle utenze TARI private e commerciali. Il servizio di gestione rifiuti verso la tariffa puntuale: meglio si differenzia, meno secco si produce, meno si paga.
La spinta sempre più forte che la normativa europea, nazionale e regionale sta imprimendo verso la sostenibilità richiede una forte crescita delle percentuali di differenziazione dei rifiuti, in maniera da non disperdere le frazioni valorizzabili e, allo stesso tempo, ridurre drasticamente i conferimenti in discarica di quelle che non hanno possibilità, al momento, di essere riciclate. “Alghero ha già raggiunto traguardi importanti, superando il 70% di differenziata sia nel 2021 che nel 2022, ma ora – scrivono dalla dirigenza del Servizio Ambiente del Comune di Alghero – dobbiamo fare un ulteriore sforzo per permettere all’Amministrazione di avviare tutte le procedure propedeutiche al calcolo della TARI in maniera puntuale”.
“Per raggiungere il miglior risultato possibile, il servizio di raccolta porta a porta, che attualmente è applicato alla gran parte della cittadinanza e alla totalità della attività commerciali, è fondamentale ed ora ha necessità di essere ulteriormente verificato per una più efficace messa a punto affinché le utenze possano allinearsi perfettamente al reale utilizzo del servizio. È per questo motivo che da lunedì 13 febbraio 2023 i signori Federico Pasteriga e Nicola Barone, operatori di Alghero Ambiente, la società consortile incaricata da CICLAT di svolgere il servizio di igiene uriana ad Alghero, faranno visita, muniti di apposito tesserino di riconoscimento, a tutte le utenze private e commerciali per effettuare il censimento dei mastelli e dei carrellati, identificativi grazie ai codici ed ai chip contenuti negli stessi ed assegnati agli intestatari TARI e così correggere eventuali errori present nella base
dati”.
“Nell’interesse di tutti si chiede pertanto ai cittadini di collaborare per facilitare le operazioni di rilevamento: basteranno pochissimi istanti di pazienza. Ciò consentirà di monitorare i reali conferimenti, in particolare della frazione secca indifferenziata, permettendo agli operatori incaricati della raccolta di memorizzare l’utlizzo del servizio attraverso un braccialetto in grado di leggere il chip semplicemente avvicinandosi ai contenitori e, successivamente, riversando i dati su un sistema centralizzato, il quale sarà la fonte primaria per la definizione della tassa da pagare in futuro. In sostanza, meglio si differenzia, meno secco si produce, meno si paga” – conclude la nota.