Posidonia, in primo piano le buone pratiche di Alghero Città Balneare
Si sono conclusi nei giorni scorsi, ad Arzachena, i lavori del G20s - Summit delle spiagge italiane, il network delle principali città turistico-balneari d'Italia con oltre un milione di visitatori all'anno. L’amministrazione algherese ha partecipato con il sindaco Mario Conoci e gli assessori Alessandro Cocco, Andrea Montis ed Emiliano Piras.
In primo piano il progetto di gestione della posidonia spiaggiata del Comune di Alghero, illustrato dall’assessore all’Ambiente. «La relazione che ho esposto sulle attività portate avanti dal nostro Comune, in particolare sul recupero della sabbia, ha riscosso un grande interesse di tutti i partecipanti, soprattutto da parte di quei Comuni che ancora non sono riusciti a inquadrare al meglio le modalità di gestione della problematica» sottolinea Andrea Montis. Durante il focus dal titolo “Non solo mare, ma un mare di opportunità” l’assessore alla Cultura e al Turismo Alessandro Cocco ha parlato del progetto Domus de Janas Patrimonio dell’Umanità che vede Alghero comune capofila.
«Un cammino che procede spedito – sottolinea l’esponente della Giunta Conoci – per valorizzare il patrimonio archeologico, prodotto turistico in grado di allungare la stagione turistica perché complementare all’offerta marino-balneare». Durante il focus sulle smart destinations e l’innovazione tecnologica è emersa la centralità dei dati per la gestione e per la crescita del fenomeno turistico. Sul tema l’assessore Cocco ha illustrato il progetto messo in campo dal Parco Naturale Regionale di Porto Conte attraverso la sua app che migliora l’esperienza dei visitatori e consente un’analisi del comportamento dei visitatori.
«Sono stati tanti gli spunti relativi alle forme ibride e nuove di DMO per la promozione delle destinazioni turistiche» aggiunge l’assessore al Turismo. Ma l’obiettivo più grande del network è il raggiungimento dello status di Città balneare «per colmare – afferma l’assessore all’Urbanistica Emiliano Piras – il macroscopico divario che si crea tra il numero di residenti e il numero di presenze turistiche in un periodo molto ristretto dell’anno. Situazione che fa emergere la difficoltà nell’assicurare servizi adeguati a residenti ed ospiti, soprattutto nei momenti di maggiore presenza di turisti, per via delle insufficienti dotazioni finanziarie e di risorse umane a disposizione dei Comuni».