Bruno a Cappellacci: ancora slogan, il futuro delle province è un punto interrogativo
Ci vuole coraggio a dichiarare che l’abolizione delle Province è cosa fatta e che la Sardegna può essere un esempio per il governo nazionale: eppure il presidente della Regione l’ha fatto, dimenticandosi che le province ci sono ancora e sono solo state commissariate. Questa riforma che, a detta di Cappellacci, è “fatta”, è solo l’ennesimo slogan vuoto per la campagna elettorale del presidente, che si è limitato a piazzare i suoi uomini come commissari degli enti intermedi e a lasciare tutto come stava. Non c’è nessuna strada tracciata, ma c’è invece il rischio concreto che, nel prossimo giugno, alla scadenza naturale dei Consigli provinciali, si vada comunque a elezioni. Perché è davvero improbabile che, con la fine della legislatura regionale tanto ravvicinata e la discussione della Finanziaria di mezzo, si riesca a portare a casa l’effettiva abolizione delle Province con la riforma degli enti locali.
Invece di mandare alla stampa dichiarazioni strumentali totalmente astratte dalla realtà dei fatti, il presidente della Regione farebbe meglio ad occuparsi della situazione dei lavoratori della Province e delle società in house, il cui destino è ancora un grosso punto interrogativo.