Occasione unica di dialogo fra religioni

Un’occasione unica di dialogo fra religioni in una terra ideale per la sua intensa spiritualità e predisposizione al confronto e in quanto crocevia di popoli, al centro del Mediterraneo, nel corso della sua storia millenaria, La Sardegna ospita nell’antico e caratteristico borgo di Galtellì, da oggi a domenica 17, “L’Incontro mondiale delle religioni in dialogo per l’umanità”, appuntamento organizzato da Regione, Commissione paritetica interparlamentare per i rapporti tra cultura e politica, amministrazione comunale e Comitato ‘Los Milagros del Cristo’.

L’evento nasce con l’intento di offrire un contributo concreto al percorso di confronto culturale tra le grandi religioni storiche (cattolicesimo, ortodossia, protestantesimo, islamismo, ebraismo, buddismo, induismo e taoismo), raccogliendo l’invito di Papa Francesco all’impegno di tutti a favore del dialogo fra i popoli per la pace nel mondo, ribadito nella sua visita a Cagliari lo scorso 22 settembre. A Galtellì sono presenti circa 50 tra le più rappresentative personalità delle comunità religiose provenienti da tutti i continenti, i quali, nell’arco dei tre giorni di convegno, in specifiche sessioni, hanno affrontato oggi (e dialogheranno nei prossimi due giorni) su grandi temi esistenziali e spirituali. Ad assistere, un pubblico oltre ogni previsione di circa 700 fedeli e curiosi. Nutrita la partecipazione di alunni di varie scuole.

L’appuntamento è stato aperto dai saluti delle autorità ecclesiastiche e istituzionali, a partire dal vescovo di Nuoro, monsignor Mosè Marcia, e del sindaco Giovanni Santo Porcu. È seguito l’intervento dell’assessore regionale Luigi Crisponi: “Un momento profondo di riflessione e confronto – ha detto – un’occasione per rivolgere un messaggio di pace a tutto il mondo, alla quale la Sardegna offre garbata ospitalità, valore identitario dell’Isola. L’appuntamento – ha ricordato Crisponi – si inserisce in un percorso, avviato e strutturato dalla Regione, di valorizzazione della cultura religiosa legata a valori caratteristici della Sardegna quali devozione, confronto e accoglienza, che ha avuto un anno fa, proprio a Galtellì, una tappa fondamentale con il primo forum ‘Cultura religiosa e turismo’, cui sono seguiti il riconoscimento ufficiale (con delibere e decreti) di Itinerari spirituali e Cammini religiosi”. Dopo l’assessore a rappresentare la Regione Mariano Mariani, presidente dell’agenzia Sardegna Promozione: “L’Isola è sempre stata centrale nel dialogo tra popoli grazie al suo posizionamento geografico e alla sua vicenda storico – culturale. Con questo evento intende essere ancora di nuovo protagonista in un’occasione utile ad abbattere i ‘muri’ delle diffidenze e delle conflittualità e a costruire ‘ponti’ di confronto e dialogo”.

È stata poi la volta degli interventi di Angelo Rojch, presidente del Comitato, e di Demetrio Marco De Luca, presidente della Commissione paritetica e coordinatore dei lavori della prima giornata, che ha posto l’accento sui valori comuni delle religioni, in particolare la centralità dell’uomo e la sacralità della vita e della natura. De Luca ha anche preannunciato la sottoscrizione domenica di un documento – proposta che consolidi l’attività della Confederazione mondiale delle religioni a Roma, perché diventi punto di riferimento permanente di lavoro comune dei rappresentanti delle religioni del mondo (una sorta di ‘Onu delle religioni’).

In mattinata e nel pomeriggio di oggi si sono svolte tre delle sei sessioni operative (che saranno completate domani) sui grandi temi dell’Incontro. Da segnalare particolarmente l’apporto ai lavori del vice presidente della Comunità islamica italiana, Shaykh Abdal Wahid Pallavicini. La prima sessione (‘Le religioni e la storia dell’umanità’) ha analizzato la fenomenologia religiosa nella sua evoluzione lungo l’intera storia dell’umanità, evidenziando il ruolo che ha avuto per lo sviluppo dell’uomo e della sua cultura; la seconda (‘Essere credenti oggi’) è stata incentrata sull’impegno esistenziale della persona nella vita contemporanea, confrontandosi con gli aspetti più rilevanti che incontrano la fede: la vita sociale, economica, politica, culturale ed etica; la terza (‘Patrimonio dei beni culturali religiosi’) ha avuto come messaggio principale l’invito alle comunità religiose a confrontare e unire l’eccezionale ricchezza di beni culturali creati dall’uomo ispirato dalla fede. Domattina sarà il turno di altre sessioni: ‘Il dialogo tra le religioni, le culture e le istituzioni’, ‘L’uomo al centro dell’Universo, teso verso la fraternità’ e, infine, una sessione speciale ‘Il dramma dei Cristiani nel Medio Oriente’. Ai lavori parteciperanno autorevoli personalità rappresentanti di Istituzioni ecclesiastiche e istituzionali.

15 Novembre 2013