Ecosistemi marini, protezione biodiversità e pesca sostenibile: proseguono le attività
Va avanti il progetto promosso dall'AMP Capo Caccia - Isola Piana
Proseguono a pieno ritmo, con il diretto coinvolgimento dei pescatori locali, le attività del progetto “protezione e ripristino della biodiversità degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito delle attività di pesca sostenibili” promosso dalla AMP Capo Caccia Isola Piana, finanziato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – divisione pesca, nell’ambito del programma operativo PO – FEAMP.
La protezione e il ripristino della biodiversità degli ecosistemi marini e le attività di pesca sostenibile rappresentano importanti priorità per tutte le Aree Marine Protette del nostro Paese che giocano un ruolo essenziale nell’ambito di queste attività di salvaguardia e nel contempo per la crescita di attività compatibili con lo sviluppo sostenibile del territorio. La pesca è una importante attività economica del territorio di Alghero in particolare per il ruolo che storicamente ha sempre giocato la marineria algherese e la piccola pesca locale. La pesca per non alterare i delicati equilibri eco-sistemici marini va realizzata in modo sostenibile soprattutto all’interno di un’area protetta. Se, al contrario, viene esercitato un eccessivo sfruttamento della risorsa ittica, questo può produrre effetti negativi sulle comunità marine e sui loro delicati equilibri ecologici; questo ha ancora maggiore rilevanza quando i prelievi riguardano specie ittiche commerciali che hanno anche un importante ruolo ecologico. Questo rischio evidenzia quanto sia necessario adottare modelli gestionali e misure di tutela adeguati per proteggere la biodiversità marina, ma anche per “proteggere” le attività di pesca ed il reddito dei pescatori. Non sempre facile è stato il rapporto fra i pescatori locali di Alghero e la AMP Capo Caccia – Isola Piana. Superate diverse criticità, tuttavia, un nuovo rapporto di collaborazione è stato costruito ed pescatori della AMP stanno dando un contributo decisivo alla attuazione del progetto.
“Grazie anche al progetto – commenta il direttore della AMP Mariano Mariani – stiamo costruendo con il diretto coinvolgimento dei pescatori della nostra AMP una nuova politica di gestione e protezione, non solo basata sulla conservazione delle specie, ma anche sull’individuazione di metodi per un prelievo sostenibile delle risorse nella prospettiva di un uso durevole delle stesse e per tutela il reddito dei pescatori”.
Sono circa 15 i pescatori professionisti autorizzati ad operare in AMP attivamente coinvolti nel progetto che con le loro imbarcazioni partecipano alle attività di monitoraggio del pescato coordinate dalla Università di Sassari. In particolare si sta procedendo all’acquisizione di dati ed informazioni del comparto della piccola pesca artigianale in continuità con le informazioni raccolte nel corso delle passate annualità. Inoltre sono anche partite le ulteriori attività riguardanti: la raccolta dati socio- economici sulla filiera, l’acquisizione di informazioni da enti di competenza (associazioni di categoria, organi di controllo e vigilanza, enti regionali di ricerca e di assistenza tecnica, i rappresentanti locali della categoria dei produttori e le indagini sulla fauna ittica “Fish Visual Census” (censimento visivo della fauna ittica). “Ancora una volta – commenta il presidente del Parco Raimondo Tilloca – stiamo mettendo in campo importanti progettualità non solo volte alla tutela ambientale dell’ecosistema marino e terrestre, ma anche a sostegno delle categorie produttive legate, in questo caso, alla fruizione del mare in termini di pesca sostenibile e di promozione delle attività culturali e tradizionali connesse ad essa”.