Oltre 400 visitatori alla mostra “Una vita” dedicata a Gavino Sanna
"Ho scelto di regalare alla Sardegna e soprattutto ai giovani tutto quello che è stato il mio lavoro"
«Il cuore rimane dove è nato». Gavino Sanna ritorna nella sua Sardegna, ad Alghero, negli spazi espositivi del complesso culturale Lo Quarter ad una settimana esatta dall’inaugurazione della mostra “Una vita” dedicata alle sue celebri opere.
Sinora sono oltre 400 i visitatori dell’originale allestimento, organizzato dalla Fondazione Alghero, nell’ambito del progetto “Alghero Experience – Un patrimonio da raccontare”: un viaggio in cinque stanze che ripercorre la carriera del più famoso e premiato pubblicitario italiano: dalle campagne promozionali e sociali sulla Sardegna a quelle nazionali e internazionali, passando per le celebri caricature e gli iconici disegni.
Ottantuno pannelli, dieci ritratti in bianco e nero, foto simbolo passate alla storia che raccontano il suo percorso professionale e la sua vita da pubblicitario.
«Ritorno ad Alghero con piacere – sottolinea Gavino Sanna – che mi ha accolto e sostenuto per allestire la mostra. Ho scelto di regalare alla Sardegna e soprattutto ai giovani tutto quello che è stato il mio lavoro». Partito da Porto Torres, dove è nato, Gavino Sanna è arrivato negli Stati Uniti dove si è diplomato alla New York University. Ha lavorato per le più grandi agenzie di comunicazione americane, vincendo sette Clio, l’Oscar mondiale della pubblicità. Ritornato in Italia ha ideato diversi spot, celebri ancora oggi, lavorando per i più importanti brand nazionali come Fiat, Barilla, Mulino Bianco, Giovanni Rana.
Con lui, oltre all’inseparabile moglie Lella, Francesco Pintus e Juri Masoni, dell’agenzia pubblicitaria Tinxy, giovane e già affermata realtà nel campo della comunicazione integrata.
Sono loro ad aver curato l’allestimento insieme al critico d’arte Stefano Resmini. «Per noi è stato emozionante lavorare con Gavino – riconoscono i due soci – che ha scelto anche di farci un regalo, il nuovo logo della nostra agenzia, riportando le linee che lo caratterizzavano alla semplicità, lavorando per sottrazione e arrivando dritto al cuore della nostra identità».
La mostra, un’esposizione unica per ammirare l’evoluzione della comunicazione negli anni e capire come la pubblicità può diventare arte, dal 2 ottobre è visitabile sempre gratuitamente il venerdì, sabato e domenica dalle ore 16 alle 19.