Coppa Italia, gara Torres-Olbia: il Questore emette 37 Daspo
Nei guai 37 tifosi olbiesi ritenuti responsabili, a vario titolo, di condotte violente sia singolarmente che di gruppo in occasione dei disordini verificatisi a Sassari nella serata del 4 ottobre scorso
Il Questore della Provincia di Sassari ha emesso trentasette provvedimenti di Daspo sportivo nei confronti di altrettanti tifosi olbiesi ritenuti responsabili, a vario titolo, di condotte violente sia singolarmente che di gruppo in occasione dei disordini verificatisi in Sassari nella serata del 4 ottobre scorso, nelle immediate vicinanze dello stadio “Vanni Sanna”, in occasione dell’incontro di
calcio tra le compagini Torres – Olbia, gara valida per la Coppa Italia – Lega Pro 2023-2024. Sono state accertate condotte di partecipazione attiva ad episodi di violenza, minaccia ed intimidazione, tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica e cagionare il turbamento dell’ordine pubblico. I destinatari dei provvedimenti sono riconducibili alla tifoseria della “Curva Mare” della squadra dell’Olbia calcio. Nello specifico, per 26 tifosi è stato disposto il Daspo per la durata tra i 3 e i 5 anni. Per altri 11 tifosi è stato disposto il Daspo di durata di 8 anni e obbligo di comparizione della durata di 6 anni presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza competente durante le gare dell’Olbia Calcio, sia giocate in casa che fuori casa.
In particolare, per la gara, molto sentita dalle opposte tifoserie in quanto storicamente rivali, veniva predisposto un servizio di ordine pubblico con la presenza di Reparti inquadrati di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Poco prima dell’inizio dell’incontro, sopraggiungeva nelle vicinanze dello stadio un corteo di auto proveniente da Olbia con a bordo una quarantina di persone che parcheggiavano nel piazzale di servizio di un vicino distributore di carburanti. A quel punto, i tifosi ospiti, in gruppo compatto, molti dei quali travisati in volto con caschi e altri indumenti, la maggior parte di costoro armata con mazze da “baseball”, bastoni, spranghe e tubi pvc, dapprima accendevano alcuni fumogeni ed esplodevano bombe carta nelle vicinanze delle colonnine di erogazione, creando pericolo di esplosione o sprigionamento incontrollato di fiamme. Poi, compatti, iniziavano a muoversi in corteo, in direzione dell’impianto sportivo.
Al quel punto sono stati immediatamente raggiunti dai reparti di Polizia ed intimati di gettare a terra tutti gli strumenti atti ad offendere nonché il materiale per il travisamento. Sequestrate decine di mazze di varie dimensioni e misure, alcune riportanti scritte offensive nei confronti della tifoseria di casa e della cittadinanza in generale, altre bombe carta, numeroso materiale usato per il travisamento e ulteriore armamento idoneo allo scontro fisico. Successivamente i tifosi venivano scortati dalle forze dell’ordine fino all’ingresso dello stadio, sottoposti ad accurata perquisizione ed identificati compiutamente anche mediante videoriprese e foto eseguite da operatori della Polizia Scientifica della Questura di Sassari.
Al termine dell’incontro tutti i tifosi olbiesi venivano nuovamente scortati fino alle proprie auto fino all’uscita della città. Il gruppo di tifosi dell’Olbia aveva tentato di nascondere i propri movimenti e sfuggire ai controlli preventivi della Polizia, con diverse modalità, sia utilizzando autoveicoli presi a noleggio per raggiungere Sassari, sia rifiutandosi di comunicare i propri spostamenti agli Agenti del
Commissariato di Pubblica Sicurezza di Olbia. Con gli ultimi provvedimenti è stato disposto, per tutti, il divieto per la durata prescritta, di accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive calcistiche, anche amichevoli, disputate, anche all’estero, dalle nazionali italiane, dalle squadre che militano nei vari campionati di calcio professionistico, semi professionistico e dilettantistico. Infine è stato vietato, durante la giornata delle gare, l’accesso o la sosta a tutti i luoghi interessati al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni.
Le prescrizione dell’obbligo di comparizione presso il Commissariato competente delle undici persone destinatarie del provvedimento è stata convalidata dall’Autorità Giudiziaria. Le indagini per l’identificazione dei partecipanti ai disordini e le istruttorie che hanno portato all’emanazione ed esecuzione dei provvedimenti di Daspo sono state svolte dai funzionari ed agenti della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Sassari e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Olbia.