Ryanair atterra a Olbia con 10 rotte. Ad Alghero saranno 23
Ieri a Oschiri la presentazione della Summer 2024
Ryanair sbarca anche a Olbia. Ieri a Oschiri, all’esterno della cattedrale campestre di Nostra Signora di Castro, la presentazione della Summer 2024 sullo scalo gallurese e su quello di Alghero. Il vettore irlandese per la prima volta a Olbia con 10 rotte: le tre nazionali per Bergamo, Trieste e Bologna, e quelle internazionali per Dublino, Londra, Parigi, Bruxelles, Copenaghen, Cracovia e Vienna.
Ad Alghero, invece, oltre alla conferma delle 22 rotte della scorsa stagione estiva, c’è da registrare il ritorno del collegamento per Francoforte e un aumento delle frequenze. “Offriremo al nord Sardegna oltre 230 voli settimanali su 33 rotte, trasportando 1,2 milioni di passeggeri” ha fatto sapere il chief commercial officer di Ryanair, Jason McGuinnes.
Tra i primi commenti, a livello politico, quello dell’ex sindaco Mario Bruno. “Finalmente la diversificazione di rotte e una regia unica degli aeroporti del nord dell’isola: è un’ottima notizia. Si comincia a sperimentare la forza del network F2i che gestisce in sinergia i due scali. Ventitré rotte su Alghero, aumento significativo dei passeggeri, delle destinazioni e delle frequenze e accordo quinquennale: una sinergia che parte decisamente bene” commenta l’esponente di centrosinistra.
“Non più competizione, ma complementarità. Occorreva una svolta anche rispetto allo scorso anno: Alghero è stato l’unico scalo tra quelli sopra un milione di passeggeri a chiudere col segno meno, secondo i recenti dati Assaeroporti: -2.6%, contro il +10 di Cagliari e il +3 di Olbia. Serviva una reazione e c’è stata. Ora bisogna guardare avanti, occorre già pensare alle rotte invernali, e qui entra in campo la classe dirigente del territorio: bisognerebbe convocare gli stati generali del turismo del nord e centro Sardegna, mettere insieme imprenditori, politici, forze sociali, accanto al network che gestisce i due scali: pubblico e privato insieme. Serve una programmazione puntuale da ottobre a marzo. Servono nuove rotte, ma anche più offerta da parte dell’intero territorio, più servizi, più attrazione culturale, più eventi e alleanze tra costa e interno: la città e il territorio possono influire positivamente per attrarre passeggeri” prosegue Bruno.
“Una risposta importante potrebbe arrivare dall’abolizione della tassa sugli imbarchi: ha ragione Ryanair quella tassa va cancellata e ridotto il prezzo del biglietto aereo. La Regione si faccia carico di questa proposta, i comuni si uniscano perché è vergognoso che su 6,5 euro a biglietto di quella tassa 5 euro vadano all’INPS, oltre un euro allo Stato per la sicurezza e solo pochi centesimi ai comuni. Va abolita e trovata una compensazione per quelle voci, ma non a carico del biglietto aereo e dei passeggeri. Sarebbe il migliore investimento in nuove rotte, anche invernali” conclude Bruno.