“Sanità, la comunità di Alghero attende risposte certe”
I comitati per la difesa della sanità "Dopo il bluff durato 5 anni di inutili promesse che prevedeva una sanità migliore con la presenza dei robot, rimettiamo alla nuova Giunta Regionale ed ai Consiglieri eletti in questo territorio, le esigenze sanitarie di Alghero più volte evidenziate."
“Dopo il bluff durato 5 anni di inutili promesse che prevedeva una sanità migliore con la presenza dei robot, rimettiamo alla nuova Giunta Regionale ed ai Consiglieri eletti in questo territorio, le esigenze sanitarie di Alghero più volte evidenziate. Una delle problematiche che abbiamo più volte denunciato è quella relativa alla chiusura del Punto Nascita di Alghero, i cui lavori di ristrutturazione vanno a rilento e non si vede una data certa per la sua riapertura”. Quando riaprirà il Reparto di Alghero? La comunità di Alghero attende risposte certe”. Così in una nota il Comitato spontaneo a difesa della salute, il Comitato fiocchi azzurri fiocchi rosa, il Comitato nuovo ospedale e il Comitato uniti contro la chiusura dell’ospedale Marino.
“Alle vecchie problematiche – proseguono i comitati per la difesa della sanità – si aggiungono quelle nuove, come la chiusura del Reparto di Lungodegenza di Thiesi ed il conseguente trasferimento dei pazienti nei vari Reparti dell’Ospedale di Alghero, aggravando il già eccessivo carico di lavoro dello scarso personale rimasto in servizio. Ci chiediamo, a tal proposito, quando verrà aperto il reparto di lungodegenza di Alghero che risolverà notevoli problematiche in questo territorio?”
“Cogliamo l’occasione per consegnare al nuovo Assessore Regionale alla Sanità ed a tutti i Consiglieri Regionali eletti in questo territorio, un “memorandum” riguardante le problematiche sanitarie già evidenziate nei diversi incontri pubblici organizzati da questi Comitati: riapertura in tempi certi del Punto Nascita di Alghero, da troppo tempo oggetto di interventi di ristrutturazione; Apertura del nuovo Reparto di Lungodegenza e del Servizio di Neurologia; riduzione delle liste di attesa di numerose prestazioni specialistiche, soprattutto per le patologie più gravi quali quelle oncologiche, neurologiche, nefrologiche, cardiologiche, etc; piena funzionalità dei diversi reparti (Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Medicina, Nefrologia, Cardiologia, Ortopedia, Centro Trasfusionale, etc) con l’assegnazione di personale medico ed infermieristico; la notevole carenza di personale costringe quello in servizio ad eccessivi carichi di lavoro, costretto a turnazioni ed orari che potrebbero superare i limiti previsti dalla norma; attivazione del reparto di Terapia Intensiva realizzato da tempo presso l’Ospedale Civile di Alghero, ad oggi inutilizzato, e per il quale sono state spese ingenti risorse finanziarie pubbliche e l’assegnazione dei nuovi locali ristrutturati al Servizio di Endoscopia Chirurgica, oggi relegato in locali inadeguati e non a norma; L’adozione da parte dell’Assessorato Regionale alla Sanità del Piano Nazionale delle Cronicità necessario per l’individuazione dei percorsi assistenziali a favore dei pazienti affetti da patologie croniche degenerative; assegnazione al Centro di Salute Mentale di Alghero di un numero adeguato di psichiatri, psicologi e assistenti sociali, tenuto conto del numero dei pazienti in carico al medesimo servizio; la riattivazione del Centro Diurno, già operativo in passato e con buoni esiti assistenziali; finanziamento del nuovo Ospedale di Alghero, la cui realizzazione è stata prevista da anni nell’area adiacente all’Ospedale Civile di Alghero” – concludono i comitati.