“Eva i Petra”, presentazione dell’edizione in catalano di Alghero
Il libro “Eva i Petra” di Gianni Loy, tradotto nella variante algherese del catalano da Pere Lluís Alvau, verrà presentato sabato 20 aprile ad Alghero, alle ore 18,30, nella storica cornice della Torre di Sulis.
“Eva e Petra, due bambine delle elementari, erano là quando i soldati fecero fuoco. A Buggerru, in una domenica del 1904, quattro lavoratori caddero morti. Eva e Petra erano amiche, anche se abitavano in un diverso quartiere, anche se vestivano abiti differenti e parlavano lingue diverse. Quel giorno compresero molte cose. Quella rivolta, quei morti, aprirono loro gli occhi e le allontanarono. Per sempre? … Erano minatori che protestavano contro lo sfruttamento, che cominciavano ad associarsi in leghe e sindacati per difendere i propri diritti e per far progredire l’intera società.”
Questa è l’ambientazione storica del libro “Eva i Petra” di Gianni Loy, tradotto nella variante algherese del catalano da Pere Lluís Alvau, che verrà presentato sabato 20 aprile ad Alghero, alle ore 18,30, nella storica cornice della Torre di Sulis. L’Obra Cultural e la Plataforma per la Llengua, celebrano anche quest’anno la festività di Sant Jordi e quindi la Giornata del Libro e della Rosa -iniziativa varata e promossa ad Alghero da quasi un trentennio dall’Obra Cultural stessa- con una pubblicazione che ha avuto e sta avendo un ragguardevole riscontro nelle due precedenti edizioni in sardo campidanese e sardo logudorese e che adesso viene proposta anche nella variante del catalano di Alghero.
Di Eva e Petra è stata ricavata anche una riduzione teatrale che sta veicolando in diversi teatri sardi e italiani. Il libro è peraltro completamente illustrato da Francesco Del Casino, autore del novanta per cento dei murales di Orgosolo. Il volume, inoltre, è accompagnato da un audiolibro in cui il lettore potrà ascoltare la storia nelle quattro varianti linguistiche (sardo campidanese, sardo logudorese, italiano e catalano di Alghero) attraverso le voci di Marco Bisi, Lia Careddu, Mellena Mesina e Pere Lluís Alvau, sotto la direzione di Cristina Maccioni e l’ambientazione di Alessandro Olla.
L’iniziativa che verrà presentata ed illustrata da Carlo Sechi, già sindaco di Alghero e consigliere regionale, racchiude nell’insieme tre aspetti importantissimi per un’opera letteraria: quello narrativo, quello storico e quello linguistico. Quest’ultimo aspetto è particolarmente sentito dalla realtà algherese dove le due associazioni promotrici dell’iniziativa concentrano le loro attività e le loro iniziative, soprattutto nella conservazione, promozione e diffusione del catalano di Alghero. Non di meno la vicenda storica narrata con estrema sensibilità che dalla tragicità dei fatti diede le origini in Sardegna al primo sciopero in Italia e in Europa. Il tutto visto, descritto e raccontato con gli occhi e l’innocenza di due bambine delle scuole elementari.
Saranno presenti anche con i loro interventi: l’autore Gianni Loy, romanziere, sceneggiatore, giornalista pubblicista, professore ordinario di diritto del lavoro all’Università di Cagliari. Nominato di recente garante dei diritti dei detenuti della Città Metropolitana di Cagliari; il traduttore Pere Lluís Alvau, infaticabile promotore ed operatore culturale, padre di numerose iniziative che spaziano dalla letteratura -ed in particolare la poesia- alla recitazione ed alla diffusione di manifestazioni artistiche spesso prive (a torto) di risonanza mediatica; l’editore Fabio Pillonca di “Domus de Janas”; l’Assessora alla P.I. Simona Spada del Comune di Buggerru, territorio che fu teatro sia dell’eccidio del 1904 che dell’intera vicenda narrata nel libro.