Sassari, detenuto si dà fuoco in carcere

Con lui sono rimasti feriti anche due agenti della polizia penitenziaria. Silvia Lai (PD): A pochi giorni da un suicidio, episodi prevedibili, carceri al limite, Governo assente

Nella serata di ieri un detenuto si è dato fuoco nell’infermeria della casa circondariale di Bancali. Con lui sono rimasti feriti anche gli agenti della polizia penitenziaria. Lo ha reso noto il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Sappe, specificando come in passato l’uomo si sarebbe già reso protagonista di eventi critici durante la detenzione. Il sindacato ha inoltre annunciato una manifestazione di protesta venerdì 28 giugno sotto gli uffici del Provveditorato penitenziario regionale di Cagliari.

Su quanto avvenuto nel carcere sassarese è intervenuto il parlamentare dem Silvio Lai: “A pochi giorni dall’ultimo suicidio nel carcere di Bancali ieri un detenuto dell’istituto di pena sassarese si è dato fuoco ed ora è ricoverato al Santissima Annunziata. Sulla situazione del carcere sassarese ho presentato numerose interrogazioni alle quali il Ministro Nordio ha risposto promettendo interventi che non ci sono mai stati.”

“Questo fatto – prosegue Lai – conferma una volta di più quanto la situazione del carcere di Bancali sia diventata insostenibile. La mancanza di personale, soprattutto il numero insufficiente di figure intermedie, sta determinando condizioni di pericolo gravissime per gli agenti e per gli stessi detenuti. Avevo denunciato, nel corso dell’ultima visita al Penitenziario solo poche settimane fa, l’assenza di quasi il 90% di personale rispetto alle unità necessarie per una corretta gestione. E senza dimenticare che manca anche da tempo un direttore in pianta stabile mentre finalmente è stato nominato il capo delle guardie con una procedura che va applicata anche alle direzioni sulle quali troppo spesso gli incarichi vengono rifiutati.”

“Nel mentre il ministro Nordio, anziché occuparsi del suo ministero lo troviamo in tour per i festival che tenta di difendere la sua “riforma”. Insomma, non è più accettabile che chi ha diretta responsabilità non intervenga davanti all’evidenza di una situazione gravissima che sta portando a continui episodi come quello di ieri. A questo punto, oltre alle interrogazioni già presentate, porteremo la questione delle carceri sarde nell’aula di Montecitorio e in quella sede non accetteremo più promesse che non siano seguite da atti concreti.” – ha concluso Lai.

22 Giugno 2024