La criminologa Roberta Bruzzone ad Alghero
Domani al Quarter Roberta Bruzzone racconterà i casi di cronaca nera tra i più sconvolgenti degli ultimi anni
Roberta Bruzzone, la criminologa da sempre in prima linea contro la violenza sulle donne sarà in Sardegna per due appuntamenti.
Il 17 agosto al Parco Urbano di Capoterra, per un evento presentato da Mister Wolf e Artespettacolo e il 18 agosto ospite de Lo Quarter ad Alghero. Un appuntamento presentato da Mister Wolf e Artespettacolo con con la collaborazione del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero.
Biglietti disponibili su TicketOne. Per la data di Alghero è possibile acquistarli anche presso Atelier#3 via C. Alberto 84 ad Alghero – M. 348 8281292 (solo WhatsApp) e la sede de Le Ragazze Terribili in via Roma 144, Sassari – infoline 079.278275.
Durante l’incontro Roberta Bruzzone racconterà i casi di cronaca nera tra i più sconvolgenti degli ultimi anni. Un’analisi lucida e necessaria degli stereotipi di genere che hanno provocato queste tragedie annunciate, per sconfiggerli una volta per tutte.
I maschi sono intelligenti, le femmine sono utili. I maschi sono “progettati” per comandare, le femmine per accudire. Gli uomini devono provvedere economicamente alla famiglia e realizzarsi nel lavoro, le donne devono stare a casa. Questi sono solo alcuni degli stereotipi di genere più comuni che ancora permeano la nostra cultura. Pensate che siano in gran parte retaggi di un passato ormai superato? No non è affatto così. Gli stereotipi di genere sono tra noi, ogni giorno. E no, non sono affatto “innocui”, come molti sembrano considerarli. Attraverso la ricostruzione di alcuni casi di femminicidio tra i più sconvolgenti degli ultimi anni, Roberta Bruzzone, la cui narrazione é accompagnata da musica dal vivo, analizza i principali preconcetti culturali e sociali che hanno operato in queste vicende inconcepibili, eppure reali. Stereotipi, pregiudizi e tabù a cui hanno obbedito un po’ tutti: le vittime, gli assassini, l’opinione pubblica e perfino i media che ne hanno parlato. Il quadro che ne emerge non è consolatorio: le idee sessiste sono ancora molto radicate, in ognuno di noi, senza distinzioni di condizione economica e culturale. Lungi dal voler giudicare, ma con lucidità e senza fare sconti a nessuno, Favole da incubo intende aiutarci a prendere coscienza di quelle voci che parlano dentro di noi, spingendoci ancora, nostro malgrado, a fare distinzioni di genere nella vita di ogni giorno. Perché la presa di coscienza è il primo, necessario passo per cominciare a scardinare questi schemi mentali e fare in modo che crimini tanto orribili non trovino più un terreno in cui mettere radici, crescere e riprodursi. Intervenire in tempo per fermare l’escalation è possibile, e soprattutto è possibile innescare quel profondo cambiamento culturale che può mettere fine una volta per tutte alla violenza sulle donne.