A Li Punti riemerge il passato
Visita del sindaco Nicola Sanna al Centro di restauro dei beni culturali.
Un percorso espositivo che offre al visitatore la possibilità di ammirare oggetti preziosi, di avvicinarsi ai principi e alle tecniche del restauro passato e attuale, e di osservare direttamente il lavoro dei restauratori nei laboratori del Centro. È la mostra sul restauro dei beni archeologici “Frammenti” allestita nella Galleria espositiva del Centro di restauro dei beni culturali di Li Punti. Questa mattina il sindaco di Sassari Nicola Sanna ha fatto visita al centro di via Lorenzo Auzzas, una eccellenza per il territorio.
Per il primo cittadino è stata l’occasione per visionare gli splendidi reperti conservati nelle vetrine allestite lungo tutto il percorso. Tra i reperti anche tanti oggetti ritrovati in alcuni scavi fatti in città, in largo Pazzola, alle monache cappuccine e ancora nella ex tipografia Chiarella. Il sindaco, inoltre, ha fatto una breve visita anche all’interno dei laboratori. Qui i restauratori della Soprintendenza archeologica della Sardegna svolgono un importante lavoro di recupero e ricostruzione dei preziosi reperti storici.
A condurre il primo cittadino alla “scoperta” dei tesori, custoditi all’interno delle teche, sono stati il direttore del Centro di restauro dei beni culturali di Sassari, Daniela Rovina, e Luigi Piras della Soprintendenza di Sassari. Un percorso che, attraverso la mostra permanente, consente di ammirare straordinari reperti in metallo, ceramica, vetro, organico e lapidei quindi mosaici attentamente ricostruiti e restaurati. Il viaggio alla scoperta delle tecniche di restauro conduce, inoltre, conduce il visitatore in un’ala dedicata alla storia del restauro e della riproduzione.
Nel salutare e ringraziare il direttore e i tanti tecnici al lavoro nei laboratori, il sindaco Nicola Sanna ha sottolineato come il Centro di Li Punti rappresenti «un vero e proprio luogo ricco di storia, custode di un patrimonio archeologico inestimabile. E grazie al sapiente lavoro di esperti archeologi e restauratori, che rappresentano l’eccellenza in materia, è possibile ricostruire un passato del nostro territorio che altrimenti andrebbe perduto», ha concluso. La galleria espositiva, inaugurata ai primi di febbraio, resta aperta al pubblico dalle ore 9.30 alle 19 di ogni prima domenica del mese.