A “scuola di creatività”
A scuola di creatività, per scoprire nel presente le tracce di un futuro possibile. È il risultato di “Dentro il cambiamento, paesaggi di un futuro presente”, il progetto di educazione alla creatività che la provincia di Sassari ha inserito tra gli interventi di ampliamento dell’offerta formativa per le scuole secondarie. Il percorso di ricerca, effettuato attraverso diversi strumenti, ha fornito il materiale necessario per la realizzazione di un cortometraggio che sarà presentato giovedì 4 aprile alle 17.00 nella sala Angioy del palazzo della Provincia. All’iniziativa hanno aderito 31 studenti di tre differenti scuole: il liceo scientifico Europa Unita di Porto Torres, capofila del progetto, il liceo artistico Francesco Costantino di Alghero e il liceo scientifico di Pozzomaggiore.
L’intervento è stato curato dall’associazione culturale Ogros e coordinato dai fotografi Nanni Angeli e Antonio Mannu. Gli studenti hanno individuato autonomamente i temi su cui svolgere la propria indagine, realizzata con strumenti di documentazione fotografica e audiovisiva, nella prospettiva di raccontare la presenza di possibili tracce, scenari e sviluppi per il futuro.
«Il proposito era quello di stimolare gli studenti a un percorso di conoscenza della realtà che li circonda, stimolando e incentivando le loro capacità di analisi e riflessione», spiega il presidente della provincia di Sassari, Alessandra Giudici. «I partecipanti sono stati motivati all’utilizzo consapevole degli strumenti audiovisivi e fotografici, principalmente intesi come mezzi narrativi e di raccolta documentaria, dando vita a una sorta di ricerca sul campo, guidata dalla loro visione e percezione del mondo e del quotidiano», aggiunge l’assessore provinciale dell’Istruzione, Rosario Musmeci.
In una prima fase sono stati individuati i temi da indagare. I ragazzi di Alghero hanno scelto “Scuola pubblica, formazione e ricerca”, a Porto Torres si è deciso di parlare di “Ambiente, tra chimica verde e bonifiche”, a Pozzomaggiore la scelta è ricaduta su “Artigianato, tradizioni agro-pastorali e trasformazione dei prodotti dell’allevamento e della terra”. In base alle proposte dei partecipanti «sono stati individuati gli ambiti in cui sviluppare il lavoro di documentazione, le persone da incontrare e intervistare, le domande da rivolgere loro e le possibili e auspicabili misure da attuare», spiegano i coordinatori del progetto. Dopo la fase delle riprese, realizzate quasi interamente dai ragazzi, in ciascun istituto si è svolta un’analisi del materiale raccolto, fino a individuare la forma da dare al lavoro conclusivo.