A Teramo, fare il saluto romano non è reato: sentenza choc
Sono stati assoluti i tre attivisti di Forza Nuova denunciati per aver fatto il saluto romano a una manifestazione a Teramo: secondo i giudici della Cassazione, infatti, solo chi lo fa inneggiando al fascismo e razzismo commette un reato. Dunque, se il saluto fascista non viene accompagnato da inni e parole, il reato non sussiste. La procura aveva richiesto per i tre una condanna a un anno, ma bisognerà attendere il documentao integrale con le motivazioni della sentenza per scoprire come mai per le toghe il “fatto non sussista”.L’avvocato difensore, nella sua arringa, ha detto: “E’ stato un gesto, un omaggio al termine più ampio della romanità. Non è stato accompagnato da proclami e inni. Nel corso della loro deposizione i miei assistiti si sono più volte dichiarati contrari all’odio razziale. In attesa che vengano depositate le motivazioni, l’impressione è che il giudice del tribunale abbia interpretato in modo innovativo la legge Mancino, come a dire che il saluto romano non è reato laddove non sia accompagnato da inni o cori che facciano riferimento a ideologie improntate all’odio e alla discriminazione razziale”.
L’inchiesta della procura era scattata nel giugno 2010, quando tre militanti del movimento di estrema destra erano stati fotografati di fronte all’ingresso di una scuola teramana mentre facevano il saluto romano, gesto tipico degli appartenenti al disciolto partito fascista. Il loro gesto era stato fotografato dagli agenti della Digos e quelle immagini erano finite sul tavolo del pm che li aveva indagati per violazione della cosiddetta legge Mancino (dal nome dell’allora ministro dell’Interno che ne fu il proponente): si tratta di una legge introdotta nel 1993 che condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista e aventi per scopo l’incitazione alla violenza ella discriminazione per motivi razziali, etnici e religiosi.
Tratto da www.fanpage.it ©