Abbanoa difende il deposito cauzionale: «Protegge gli onesti dai furbi»
Ogni anno si presentano 26mila casi di chiusure contrattuali per volture o cessazioni: tra queste - sottolinea la società - si registrano mediamente insoluti per quasi nove milioni di euro.
«Il deposito cauzionale è una forma di garanzia che il cliente presta al Gestore per tutelarlo rispetto ad eventuali insolvenze. È stato disciplinato dall’Autorità per l’Energia elettrica, il Gas e il Sistema idrico (Aeegsi)”». Con queste parole Abbanoa difende il provvedimento che, specificano, «si basa su un principio di equità ed è stato previsto per contribuire a contrastare il fenomeno della morosità il cui onere ricade in ultima istanza sulla generalità della collettività».
«Il deposito cauzionale garantisce innanzitutto i clienti che pagano, perché si è certi che viene trattenuta immediatamente la somma al debitore e la collettività non deve sostenere anche oneri per il recupero del credito – spiega Abbanoa -. Funziona come la caparra nei contratti d’affitto. In caso di cessazione del contratto viene restituito maggiorato degli interessi legali. I depositi sono già previsti da diversi gestori non solo di servizi idrici, ma anche nei campi della telefonia, energia elettrica, gas e così via. Sono esenti le famiglie a basso reddito per le quali viene applicata la tariffa agevolata ‘No Tax’. A chi attiva la domiciliazione bancaria e postale il deposito cauzionale viene restituito».
«Se non ci fosse, i ‘furbi’ la farebbero franca alle spalle della stragrande maggioranza degli utenti che paga regolarmente le bollette – dice Sandro Murtas, direttore generale di Abbanoa -. Il deposito cauzionale è una garanzia sui consumi eventualmente non pagati: ora per recuperare i crediti si interviene con decreti ingiuntivi che hanno tempi lunghi e costi che alla fine gravano sulla collettività».
Ogni anno si presentano 26mila casi di chiusure contrattuali per volture o cessazioni: tra queste – sottolinea la società – si registrano mediamente insoluti per quasi nove milioni di euro. Abbanoa sta richiedendo «alla totalità dei clienti il deposito perché è corretto che tutti paghino secondo regole chiare e trasparenti. Anche gli edifici di culto sono soggetti alle regole: deposito cauzionale e bolletta semestrale in ragione dei consumi».